sabato 25 settembre 2010


Bill Clinton: immigrati russi in Israele ostacolo per la pace

Dichiarazioni ex presidente americano scatenano subito polemica
New York, 22 set. (Apcom) - L'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton ha detto che la popolazione di immigrati in Israele dalla Russia è un ostacolo alla pace con i palestinesi, scatenando immediatamente polemiche nella comunità di immigrati russi dello Stato Ebraico. "Un numero crescente di giovani nell'esercito israeliano sono figli di russi e di coloni, le persone più fortemente contrarie ad una suddivisione del territorio. Questo presenta uno straordinario problema", ha detto Clinton ieri durante una tavola rotonda con la stampa a New York. "E' un'altra Israele. Il sedici per cento degli israeliani parla russo". Come riportato dalla rivista Foreign Policy, Clinton ha detto che gli immigrati russi sono i meno interessati tra gli israeliani ad un accordo di pace con i palestinesi. "Sono appena arrivati là, è il loro paese, si sono impegnati a costruirsi un futuro là", ha detto, "Non possono immaginare nessuna rivendicazione storica o di altro tipo che possa giustificarne la divisione". Yisrael Beiten, il partito di ultra destra formato principalmente da immigrati russi, oggi ha condannato le dichiarazioni di Clinton. "Il popolo di Israele è uno solo, e gli immigrati russi, come gli altri cittadini di Israele, aspirano ad una vera pace basata sul riconoscimento di Israele come lo stato nazione per il popolo ebraico", ha dichiarato il partito.

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