Roma, 28 set. (Apcom-Nuova Europa) - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha firmato il decreto con cui dichiara "progetto nazionale" il parco eolico da realizzarsi nell'area settentrionale delle alture del Golan. L'impianto eolico sorgerà nella zona compresa tra Massadeh e Majdal Shams e sarà costituito da 70 turbine per una potenza complessiva di a 155 MW. Si tratta del più grande impianto a fonti rinnovabili dell'intero Medio Oriente. A realizzare il parco saranno la società israeliana Multimatrix e la statunitense AES, con un investimento complessivo di circa 400 milioni di dollari. La costruzione dell'impianto dovrebbe iniziare nei prossimi sei mesi e essere completata per la fine del 2012. L'annuncio del primo ministro israeliano non ha mancato di sollevare perplessità in relazione agli esiti degli accordi di pace tra Israele e Siria che sancirebbero - probabilmente - il ritiro di Israele dalle alture del Golan e quindi anche dalla zona dove sarà realizzato l'impianto eolico. MultiMatrix tuttavia - che comunque ha preso il terreno per la centrale in affitto da residenti locali di religione drusa - non sembra però preoccupata al riguardo. Già all'inizio dell'anno, quando venne presentato il progetto, l'amministratore delegato Uri Omid dichiarò che "se Israele dovesse ricedere il Golan alla Siria, vorrebbe dire che c'è un accordo di pace, nel cui ambito noi saremmo compensati. D'altra parte la nuova centrale può lavorare per noi o anche per loro: qualcuno avrà sempre bisogno di energia elettrica".
mercoledì 29 settembre 2010
Golan
Eolico. Israele realizzerà grande impianto nel Golan
Il più grande a energie rinnovabili in Medio Oriente
Roma, 28 set. (Apcom-Nuova Europa) - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha firmato il decreto con cui dichiara "progetto nazionale" il parco eolico da realizzarsi nell'area settentrionale delle alture del Golan. L'impianto eolico sorgerà nella zona compresa tra Massadeh e Majdal Shams e sarà costituito da 70 turbine per una potenza complessiva di a 155 MW. Si tratta del più grande impianto a fonti rinnovabili dell'intero Medio Oriente. A realizzare il parco saranno la società israeliana Multimatrix e la statunitense AES, con un investimento complessivo di circa 400 milioni di dollari. La costruzione dell'impianto dovrebbe iniziare nei prossimi sei mesi e essere completata per la fine del 2012. L'annuncio del primo ministro israeliano non ha mancato di sollevare perplessità in relazione agli esiti degli accordi di pace tra Israele e Siria che sancirebbero - probabilmente - il ritiro di Israele dalle alture del Golan e quindi anche dalla zona dove sarà realizzato l'impianto eolico. MultiMatrix tuttavia - che comunque ha preso il terreno per la centrale in affitto da residenti locali di religione drusa - non sembra però preoccupata al riguardo. Già all'inizio dell'anno, quando venne presentato il progetto, l'amministratore delegato Uri Omid dichiarò che "se Israele dovesse ricedere il Golan alla Siria, vorrebbe dire che c'è un accordo di pace, nel cui ambito noi saremmo compensati. D'altra parte la nuova centrale può lavorare per noi o anche per loro: qualcuno avrà sempre bisogno di energia elettrica".
Roma, 28 set. (Apcom-Nuova Europa) - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha firmato il decreto con cui dichiara "progetto nazionale" il parco eolico da realizzarsi nell'area settentrionale delle alture del Golan. L'impianto eolico sorgerà nella zona compresa tra Massadeh e Majdal Shams e sarà costituito da 70 turbine per una potenza complessiva di a 155 MW. Si tratta del più grande impianto a fonti rinnovabili dell'intero Medio Oriente. A realizzare il parco saranno la società israeliana Multimatrix e la statunitense AES, con un investimento complessivo di circa 400 milioni di dollari. La costruzione dell'impianto dovrebbe iniziare nei prossimi sei mesi e essere completata per la fine del 2012. L'annuncio del primo ministro israeliano non ha mancato di sollevare perplessità in relazione agli esiti degli accordi di pace tra Israele e Siria che sancirebbero - probabilmente - il ritiro di Israele dalle alture del Golan e quindi anche dalla zona dove sarà realizzato l'impianto eolico. MultiMatrix tuttavia - che comunque ha preso il terreno per la centrale in affitto da residenti locali di religione drusa - non sembra però preoccupata al riguardo. Già all'inizio dell'anno, quando venne presentato il progetto, l'amministratore delegato Uri Omid dichiarò che "se Israele dovesse ricedere il Golan alla Siria, vorrebbe dire che c'è un accordo di pace, nel cui ambito noi saremmo compensati. D'altra parte la nuova centrale può lavorare per noi o anche per loro: qualcuno avrà sempre bisogno di energia elettrica".
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