sabato 18 settembre 2010


Menachem Gantz

ISRAELE / Berlusconi, giornalista ebreo contro il premier: “Italia troppo amica dell’Iran”

«In Italia le parole sono una cosa. I fatti un’altra». È il giudizio – lapidario – di Menachem Gantz, il corrispondente da Roma del quotidiano Yedioth Ahronoth. In un lungo articolo comparso sull’edizione cartacea, il giornalista israeliano ha fatto le pulci alla politica estera italiana. E ha scoperto che, a sei mesi dalla promessa di Berlusconi in cui impegnava l’Italia a ridurre i rapporti commerciali con l’Iran, i fatti sono andati diversamente. «La realtà è che l’Italia continua ad essere uno stretto partner della Repubblica islamica», scrive Gantz.«Berlusconi e il suo ministro degli esteri, Frattini – continua il giornalista – hanno dichiarato in passato che è necessario ostacolare la capacità dell’Iran di sviluppare quelle armi nucleari che Israele ritiene una minaccia alla sua stessa esistenza. I fatti, però, indicano che la politica del governo italiano incoraggia gli scambi commerciali con Teheran, dando così stabilità al regime degli Ayatollah».E via con i numeri, presi dal nostro istituto di statistica, l’Istat. Nel primo semestre del 2010 le importazioni italiane dall’Iran hanno toccato quota due miliardi di euro. Più del doppio rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente (circa 847 milioni). «Nello stesso periodo sono cresciute anche le esportazioni verso l’Iran – scrive il giornale – superando quota un miliardo». Quello che infastidisce più gl’israeliani è il fatto che «l’Italia ha venduto all’Iran soprattutto prodotti ad alta tecnologia e ha firmato grosse commesse nel settore delle infrastrutture, delle comunicazioni e dell’energia».«La forte crescita delle importazioni dall’Iran è anche dovuta ai cambiamenti nei rapporti di cambio euro-dollaro e all’aumento del prezzo del petrolio», hanno risposto dalla Farnesina. Precisando che gli scambi commerciali «vengono fatti tenendo conto delle sanzioni imposte dalle Nazioni Unite». E il governo? «Dall’ufficio del primo ministro hanno replicato dicendo che stanno ancora studiando i numeri», chiude – sarcastico – l’articolo.http://www.direttanews.it/

Nessun commento: