giovedì 2 settembre 2010


Università Sde Boker nel Neghev

Ipocrisia (malgrado le smentite)

L'articolo è un "datato" ma troppo incisivo per non pubblicarlo
E’ di questi giorni la notizia che due catene di grandi supermercati, Coop e Conad, hanno deciso di boicottare i prodotti agricoli “made in Israel” e non, a loro dire, per motivi politici ma perche’ la provenienza delle merci agricole israeliane non sarebbe chiara. In altre parole non sarebbe chiaro se la provenienza dei prodotti sia dai famigerati territori occupati oppure no. Agrexco che e’ la maggiore societa’ di esportazione di prodotti agricoli israeliani, fa questo lavoro da 50 anni e circa il 99,6% della merce esportata proviene da kibbutzim moshavim e altre ditte nel paese, solo quindi lo 0,4% proverrebbe dai territori. Ma indipendentemente dal fatto che esiste una legge in Italia che vieta il boicottaggio per motivi politici c’e’ da chiedersi se il principio della provenienza venga applicato anche a paesi come la Cina, la Russia, ed altri contestati oppure oppressivi verso le minoranze (e non sono pochi a cominciare dalla Turchia).A parte la stupidita’ di chi pensa che boicottando i pompelmi e i datteri si possa mettere in difficolta’ una economia altamente tecnologica come quella israeliana, non sarebbe piu’ intelligente lasciare al pubblico la facolta’ di scegliere se comprare o no questi prodotti e non sottostare pedissequamente alle pressioni di certe organizzazioni cosiddette pacifiste e pro-palestinesi? Ma la grande ipocrisia sta nel fatto che il boicottaggio e’ selettivo. Non si boicottano le invenzioni israeliane che oggi sono diventate indispensabili e che in alcuni casi salvano la vita.Cominciate boicottatori a strapparvi dal petto il pace maker (regolatore dei battiti del cuore) perche’ e’ made in Israel, evitate di fare analisi del sangue che scoprono la sclerosi multipla e il cancro al seno o certe medicine per l’alzhaimer, per l’aids e per il Parkinson tutta roba israeliana, e non entriamo nel campo dei computers perche’ li siete veramente nei guai, a cominciare dalla chiavetta (disk on key) che e’ come ormai avrete capito un’invenzione israeliana. Quindi se volete essere veramente coerenti, o rinunciate a stupidi e inutili boicottaggi o tornate al floppy disk, o ancora meglio alla penna. E infine, spegnete quel maledetto telefonino al cui interno pulsa la chip Intel made in Israel. M.D.P. Kolha-Italkim

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