venerdì 8 ottobre 2010


Con Israele, fra la gente

La maratona oratoria si è conclusa. Le bandiere di Israele, i manifesti incitanti alla verità e alla difesa dello Stato israeliano sono stati riposti. Erano un migliaio le persone giunte per l'occasione, accolte, ma solo in parte, all'interno del Tempio di Adriano, che nonostante le dimensioni non aveva spazio per tutti. Gli altri sono rimasti davanti al maxi schermo all'esterno, sulla piazza, da dove il pubblico, in silenzio, ha potuto seguire il susseguirsi degli interventi. A prendere la parola più di ottanta persone, tanto che il moderatore della serata, Giancarlo Loquenzi, direttore dell’Occidentale, ha dovuto lanciare un invito agli oratori: "Dimenticate i vostri discorsi, scordatevi almeno della metà dei vostri messaggi, siete tantissimi e tutti devono avere lo spazio promesso". E ancora, ironicamente: "Fiamma ha lanciato un sassolino, ora siamo travolti da una slavina". Numerosissimi gli interventi, ma chiaro e univoco il messaggio: "Basta alla valanga di bugie che ogni giorno si rovescia su Israele" e un'unanime concordia nell'augurarsi che giunga presto la pace in Medio Oriente. "Tutelare i valori e l'identità di Israele significa difendere i nostri stessi valori, la nostra origine culturale, civile e religiosa", questa un'altra frase ricorrente. Presente per l'occasione un pubblico di tutte le età dai giovani agli anziani, ebrei e non. Decine gli striscioni esposti inneggianti alla verità sullo Stato d'Israele, fra gli altri quello tenuto da un gruppo di bambini nella piazza, raccolti attorno al maxi schermo, con la scritta: "Sostegno incondizionato ma per la verità" e uno all'interno del Tempio, quello dei ragazzi del Bene akivà, che ha attirato anche l'attenzione delle telecamere presenti: "Mi difendo, quindi sono", questo il messaggio lanciato dai ragazzi dell'organizzazione giovanile ebraica. E ora che la manifestazione ha avuto termine la domanda è: Qualcosa cambierà?Secondo Marco Eramo, una fra le tante persone comuni, non ebreo, giunto in piazza attratto dall'iniziativa qualcosa è già cambiato."Sono un simpatizzante del partito radicale, confesso che mi sono avvicinato alla conoscenza della realtà dello Stato d'Israele proprio grazie alla mia affiliazione al partito. Sono state tante le manifestazioni per Israele a cui ho avuto la possibilità di partecipare e ho l'impressione che qualche hanno fa raccoglievano solo poche persone, e spesso di un solo schieramento politico. La manifestazione di oggi invece non ha colore, non vede schieramenti protagonisti. Al di là dei possibili errori e contraddizioni che in ogni democrazia esistono, ritengo che sia importante contestualizzare la realtà israeliana, circondata da nemici che vogliono il suo annientamento, stare con Israele non vuol dire essere contro qualcuno, vuol dire essere per la democrazia". Un messaggio chiaro, ma che forse non ha convinto tutti. Nel mezzo dell'iniziativa due giovani, avvolti da bandiere palestinesi hanno tentato di provocare la folla attraversandola. Ma sono stati immediatamente fermati, senza alcuno scontro, e senza consentire disordini, dai Carabinieri presenti sul posto. Valerio Mieli http://www.moked.it/

Nessun commento: