venerdì 22 ottobre 2010


Sognare

Come tutte le tarde sere della sua vita che comincia ad attardarsi, a un quarto a mezzanotte Il Tizio della Sera è a letto e sta per addormentarsi. Prima di dormire, fa il solito gioco dell'invenzione in modo di piombare nel sonno. Con la testa abbandonata sul cuscino, lui lascia andar via i pensieri come se fossero cavalli rimasti senza briglia. Gira la testa e c'è la pace da trentanni, la gira ancora ed è una pace dappertutto. Si mette di fianco e sono finite le guerre-placate le tensioni, ed è un'altra la faccia del mondo. Si gratta un piede e cerimonie festeggiano il compiuto ritorno alla pace. Dal buio vede riunioni di reduci dall'Afghanistan, reduci dalle intifade, reduci dalle guerre in Libano. Fa scrocchiare le giunture sotto le lenzuola e ci sono convegni di vegliardi che a stento si ricordano come fosse la Prima Guerra del Golfo. Gira di nuovo la testa sul cuscino e in una città d'Italia c'è una riunione di vecchi antisionisti, si soffia il naso e quelli sono in un pub - e questa sì che è un'idea, e ora si divertirà. Sì sì, proprio bene. Spenge la luce sul comodino e nel pub c'è la musica di Wagner. Starnutisce perché la mattina ha preso freddo e i veterani brindano con la birra e la birra trabocca dai boccali e hanno le gote rosse come in un'illustrazione. Lo stomaco brontola e gli occhi di quelle carogne brillano di commozione, e ora gli sfessati si sarebbero dissolti senza sapere che sarebbero scomparsi perché ora lui si sarebbe addormentato. E ormai sta per addormentarsi, e uno con la birra si alza in mezzo alla tavolata. E' fra le teste dei reduci e pronuncia le parole di un brindisi: "A quando riducemmo la Storia a un colabrodo". E c'è un applauso, e ci sono fischi di approvazione. Nel buio della camera da letto, Il Tizio della Sera fa un ruttino e quelli della tavolata si girano per vedere chi è stato. Si alza un altro veterano con un boccale traboccante in mano, e vorrebbe brindare, e comincerebbe un brindisi. Da sotto le coperte, il Tizio fa una pernacchia moderatamente lunga, e nella tavolata si fa silenzio. Qualcuno di quelli urla: "Chi è stato?" . Altri si alzano in piedi, e hanno i volti congestionati e allontanano bruscamente la sedia dal tavolo. Uno con la faccia sfregiata e l'elmetto tira fuori dall'impermeabile una vecchia pistola tedesca. La punta verso il letto, preme il grilletto. Il Tizio si sfiora la fronte fa e dalla pistola esce uno schizzo d'acqua. Lo sfregiato guarda stupito la pistola. Il Tizio della Sera non conosce mezze misure. "Adesso basta - tuona - a letto". Dalla tavolata, quelli protestano. "Non abbiamo sonno, è presto". Mugugnano. "Aspetta un pochino". Il Tizio è irremovibile: "Ragazzi, a letto e senza discussioni". Il proprietario del pub ha un lungo grembiale e si mette le mani sui fianchi: "Si chiudeeee". Nel locale, si fa buio. Prima di addormentarsi, in camera da letto spunta la voce di uno di loro."Laila tov". Un attore della compagnia dei sogni. Laila tov, ragazzi. Almeno la notte, come ci si diverte. Il Tizio della Sera, http://moked.it/

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