venerdì 26 novembre 2010


Aeroporto Tel Aviv

Tel Aviv: campagne di promozione per il business del turismo

Mercoledì 24 Novembre 2010, http://www.focusmo.it/
Fiori e brindisi all’aeroporto Ben Gurion per celebrare il turista numero 3.000.001 sbarcato ieri a Tel Aviv. La cerimonia è stata organizzata dal ministero del Turismo per festeggiare il record di visitatori mai raggiunto finora in Israele. Il fortunato viaggiatore accolto in pompa magna è il sacerdote brasiliano Jomber Araujo Vladislav, arrivato da San Paolo: ad aspettarlo all’uscita del volo El Al c’erano il ministro, Stas Misezhnikov, il direttore degli aeroporti israeliani, ma soprattutto molte aziende del settore, che hanno sfruttato l’occasione per farsi pubblicità.E del resto non si tratta di folklore, bensì di affari: il business del turismo in Israele è in netta crescita: secondo le previsioni, entro la fine del 2010 il numero dei visitatori arriverà alla quota inedita di 3.4 milioni. Un incremento di 700mila persone rispetto all’anno scorso, ma ancora lontano dalle cifre attese per il 2011 (4 milioni di turisti) e per il 2015 (ben 5 milioni). Il ministero, d’altra parte, sta investendo molto in marketing: di recente è stata lanciata una campagna pubblicitaria in diversi Paesi europei, con lo scopo di «promuovere Israele in quanto Terra Santa e non solo come un luogo di sole e sabbia, simile in questo ai suoi vicini». A spiegarlo è Misezhnikov, i cui sforzi si uniscono a quelli del ministero degli Esteri guidato da Avigdor Lieberman. Lieberman – in verità non molto dotato a livello personale per migliorare e rendere più appetibile l’immagine dello Stato ebraico nel mondo – sta però impegnando risorse significative e tecnici in campagne di promozione del Paese on line. In diversi casi, si tratta di filmati la cui provenienza è, per così dire, occulta: non viene sbandierato il coinvolgimento del ministero per non ridurne l’efficacia, spesso notevole. I video – ben fatti e davvero divertenti, oltre che di solito accompagnati da jingle accattivanti – rimbalzano infatti da un sito all’altro, raggiungendo un pubblico vastissimo con messaggi positivi su Israele. Un esempio? Basta cercare su YouTube il filmato “En tus tierras bailare» per farsi un’idea.

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