giovedì 25 novembre 2010


Eccetera eccetera

Deve essere che la memoria umana nel divenire Storia assume forma di date, scoperte, e naturalmente guerre. Al contempo, deve essere che con la fine del processo esistenziale, la cappero di vita e la iellata morte, la memoria individuale cessa di essere - che abiti un altro mondo, non ne abbiamo solida certezza, ma volonterosa speranza. Ecco che in definitiva la questione del perdono ebraico ai tedeschi di oggi si propone in due modi. Il primo è legato al fenomeno dell'evaporazione dei corpi solidi a prevalente contenuto acquoso, cioè le persone con la loro individuale esperienza - i lager e l'orrendo eccetera. Svanendo l'eccetera, il valore effettivo del perdono decresce del 98,205 per cento. Quanto vale che XY di Degania perdoni WK di Norimberga? Vediamo: il perdonatore di Degania non ha esperienza diretta dell'orrendo eccetera. Ne ha sentito parlare a casa e lo vede negli incubi. Il perdonato di Norimberga nel 1943 non era presente nemmeno come particella spermatica, non ha mai ricevuto il racconto della Cosa e quando ha avuto notizia di essere stato perdonato dal 23 per cento degli israeliani credeva fosse per una multa di divieto di sosta ricevuta a Haifa e mai pagata. Per il resto, suo nonno Wolf non gli ha mai parlato della Cosa, o men che meno ha parlato della Cosa al processo di Norimberga dove era presente ma nella prudente forma di usciere sordomuto. Io non c'ero, tu non c'eri e tuo nonno che non c'era neanche quando c'era, ora non c'è proprio.Il Tizio della Sera http://moked.it/

Nessun commento: