domenica 28 novembre 2010


Inter Campus: riapre l'attività in Israele e Palestina

TEL AVIV - È l'anno 2000. Il presidente dell'Inter Massimo Moratti incontra il presidente di Israele Shimon Peres, che sta chiedendo di organizzare un programma di pace e di integrazione fra i giovani. Pensa di strutturarlo attraverso degli interventi educativi e il coinvolgimento dei ragazzi israeliani, arabi e arabo-israeliani, la generazione del futuro, nell'informatica, la musica e lo sport.Analizzata adesso, l'unica azione efficace fu quella di Inter Campus, che gemellò quattro sindaci delle due comunità in conflitto. Ma alla fine di quell'anno, la seconda Intifada ebbe la meglio e Inter Campus dovette chiudere. Solo provvisoriamente, però. Rimasero attivi i contatti, gli scambi, soprattutto rimase viva e vitale la volontà di intervenire, tanto che alla Coppa del Mondo del 2009 accadde una cosa quasi incredibile, insieme alle altre 18 delegazioni di bambini provenienti da tutto il mondo, scese in campo un'unica squadra, quella di Israele-Palestina. Ora Inter Campus riapre anche le attività locali.Da ieri e fino al 2 dicembre, infatti, una delegazione nerazzurra è al lavoro; Francesco Toldo, ambasciatore per Inter Campus, si unirà a loro domenica. Il programma seguirà due aree geografiche distinte, con attività che si svolgeranno in comunità palestinesi e in un secondo momento anche in comunità israeliane, nel centro del paese e nel nord della Galilea. Primo passo, l'organizzazione di un corso teorico e pratico con i bambini e gli allenatori delle varie comunità, che terminerà con una festa. Francesco Toldo ci sarà per festeggiare con tutti i bimbi del progetto e distribuirà i kit sportivi di Inter Campus. Il corso continuerà quindi fino al due di dicembre, coinvolgendo i bambini e gli allenatori locali.Oltre alla consueta collaborazione del "Peres Center for Peace" e della controparte palestinese "Associazione Al Quds per la democrazia e per la pace", il programma in Galilea si avvale della sponsorizzazione della società NILIT Ltd, che ha avvicinato i sindaci delle due comunità galilee per includerli nel progetto.Vi partecipano 220 bambini, 12 allenatori di cinque diverse cittadine, tre comunità, due lingue e tre diverse religioni.

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