martedì 21 dicembre 2010


Acco

Voci a confronto

Certe volte il senso della politica emerge dai dettagli. Per esempio la subordinazione dell’opinione pubblica internazionale alla “narrativa” estremista palestinese emerge da una storia raccontata da Dimitri Buffa sull’Opinione: il sito di filmati fornito dai lettori “Youtube”, uno dei più importanti al mondo, di proprietà di Google, su richiesta di Hamas, ha cercato di escludere “per incitamento all’odio” il canale “Palestinian Media Watch” dove si possono vedere in originale le trasmissioni antisemite, fanatiche e belliciste delle televisioni palestinesi: una realtà rovesciata, come giustamente commenta Buffa, che per fortuna è stata scongiurata dalla mobilitazione indignata del pubblicoAncora una rivelazione interessante per valutare i rappiorti fra Israele e i palestinesi ci viene da Wikileaks: l’AP chiese l’appoggio di Israele per battere Hamas a Gaza (Repubblica, La Stampa). Sempre dalle rivelazioni di Wikileaks, Le Monde racconta degli sforzi israeliani per impedire che l’Occidente sostenga il riarmo arabo – sforzi purtroppo senza esito.Nel frattempo la pressione internazionale su Israele aumenta. Il “ministro degli esteri” palestinese Maliki ha annunciato che nel 2011 l’Europa e in particolare la Spagna riconosceranno lo stato palestinese (El mundo). Il fatto che questo annuncio avvenga dall’interessato, senza alcuna trattativa con Israele la dice lunga sulle buone intenzioni dell’Europa. Intenzioni che si inseriscono in maniera disaccorta e ideologica in una “polveriera” come scrive Jaulmes sul Figaro. E certamente se le cose andranno avanti così si può essere d’accordo con la sua impressione che le prospettive della regione siano “molto oscure”. A Teheran, nel frattempo, aumenta la repressione e l’estremismo, che sono la fonte principale dei problemi della regione, come mostra una volta di più l’analisi di Micheel Ledeen su Liberal. Sullo stesso giornale Pierre Chiartano racconta la persecuzione subita in Iran dai Ba’hai, membri di una religione particolarmente pacifica ma odiata dagli islamici come apostati.Interessante un articolo di Tiziana Berrucci su Europa, a proposito della struttura sociale della Giordania, ancora molto iniqua socialmente e antidemocratica, benché si tratti del paese arabo forse più vicino all’Occidente. Ugo Volli, http://www.moked.it/

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