domenica 5 dicembre 2010
Haifa
Le giornate del confronto
L’Italia ebraica affronta in questi giorni un momento di confronto che segnerà il futuro della più antica comunità della Diaspora. Il Congresso dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane è chiamato ad affrontare temi di grande rilievo e di notevole complessità, come la riforma dello Statuto dell’ebraismo italiano, il decentramento, la capacità di reperire le risorse necessarie a finanziare i progetti e le necessità delle 21 Comunità ebraiche italiane, la crescita del pluralismo, l’apertura alla società civile, la politica culturale. Il lettore ritroverà negli interventi delle pagine che seguono molti temi destinati ad essere al centro del dibattito congressuale. Hanno offerto il proprio contributo i Consiglieri UCEI Valerio Di Porto (che ha coordinato la Commissione di esperti chiamati a elaborare un progetto di riforma dello Statuto), Anselmo Calò, Dario Calimani e Gadi Polacco. Intervengono i giuristi Guido Neppi Modona e Giorgio Sacerdoti. E altri intellettuali intensamente impegnati sul fronte comunitario, come Leone Paserman, Giacomo Saban, Anna Segre. Si tratta di una lettura intensa e non sempre leggera che attraversa talvolta identità e idee diverse. È una dimostrazione della ricchezza del patrimonio di energie, di idee, di competenze e di speranze che la minoranza ebraica in Italia è in grado di mettere in campo. Ma soprattutto si tratta della dimostrazione che l’Italia ebraica, con due millenni di storia alle spalle, non rinuncia a progettare il futuro, a costruire un’identità nazionale di cui è stata da sempre protagonista. E continua contemporaneamente a perseguire i valori della più rigorosa autonomia e identità locale. E’ un mondo piccolo nei numeri, quello chiamato al confronto congressuale, che contiene molta identità e molta diversità. Una nuova volta la sfida sarà quella di fare di questo patrimonio un fattore di crescita e non di dispersione.Pagine Ebraiche, dicembre 2010
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