sabato 22 gennaio 2011


Giaffa e Tel Aviv

“Quando in Italia venne l’antisemitismo, io credetti che avrebbe rafforzato il sentimento ebraico, almeno per i giovani, ma non fu così. L’unica forma ebraica che avesse presa fu il sionismo, preparato dagli altri nazionalismi, ma la guerra lo rese praticamente impossibile e in teoria dimostrò che la formazione di un piccolo stato non sarebbe servita a difenderci. D’altra parte i più fervidi giovani, quelli che potevano far propaganda e diffondere le loro idee, partirono nell’intervallo tra la legislazione antisemita e la guerra, lasciando i più freddi e i più indifferenti. Questo in Italia; fuori, persecuzioni e assimilazioni. Non so se l’ebraismo uscirà da questa crisi e come ne uscirà”. Dal diario di Emanuele Artom, 1 marzo 1942.SoniaBrunetti Luzzati, pedagogista http://www.moked.it/

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