(AGENPARL) - Roma, 14 gen - Stefano Zappalà, assessore regionale al turismo del Lazio, ha ricevuto i rappresentanti della comunità ebraica romana per dare seguito a quanto concordato in occasione della recente trasferta istituzionale a New York con Harry D. Wall, tra i più autorevoli esponenti della comunità ebraica americana. Si è trattato di un incontro finalizzato allo sviluppo di possibili flussi turisti (la comunità ebraica americana conta 8 milioni di persone) in sinergia con la comunità ebraica romana, la più antica al mondo, e dentro i percorsi di turismo religioso verso Israele. Tra agli obiettivi concordati: l’opportunità di promuovere una tappa laziale per i viaggiatori della comunità statunitense, che esprime una forte domanda di turismo culturale e religioso verso la Terra Santa. “Nel nostro piano triennale – ha spiegato Zappalà – abbiamo pensato al turismo religioso con attenzione particolarissima alla presenza ebraica nella nostra comunità, una presenza profondo e diffusa in tutta la regione con influssi importantissimi in molti aspetti della nostra vita comunitaria: dalla cucina, alla cultura, alla politica. Una radice comune che va sottolineata e trasformata in opportunità di crescita culturale ed economica del Lazio”.
domenica 16 gennaio 2011
kibbutz Degania
TURISMO: ZAPPALA’ INCONTRA LA COMUNITA’ EBRAICA PER PROMOZIONE LAZIO
(AGENPARL) - Roma, 14 gen - Stefano Zappalà, assessore regionale al turismo del Lazio, ha ricevuto i rappresentanti della comunità ebraica romana per dare seguito a quanto concordato in occasione della recente trasferta istituzionale a New York con Harry D. Wall, tra i più autorevoli esponenti della comunità ebraica americana. Si è trattato di un incontro finalizzato allo sviluppo di possibili flussi turisti (la comunità ebraica americana conta 8 milioni di persone) in sinergia con la comunità ebraica romana, la più antica al mondo, e dentro i percorsi di turismo religioso verso Israele. Tra agli obiettivi concordati: l’opportunità di promuovere una tappa laziale per i viaggiatori della comunità statunitense, che esprime una forte domanda di turismo culturale e religioso verso la Terra Santa. “Nel nostro piano triennale – ha spiegato Zappalà – abbiamo pensato al turismo religioso con attenzione particolarissima alla presenza ebraica nella nostra comunità, una presenza profondo e diffusa in tutta la regione con influssi importantissimi in molti aspetti della nostra vita comunitaria: dalla cucina, alla cultura, alla politica. Una radice comune che va sottolineata e trasformata in opportunità di crescita culturale ed economica del Lazio”.
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