giovedì 13 gennaio 2011


Per la prima volta, General Motors investe in un’azienda israeliana

Lunedì 10 Gennaio 2011 http://www.focusmo.it/
Il gigante americano delle automobili ha firmato un accordo commerciale del valore di cinque milioni di dollari con la Powermat, che produce una sorta di tappetino in grado di ricaricare cellulari, MP3 e altri gadget elettronici durante i tragitti in macchina.Il ritrovato, frutto di una sofisticatissima tecnologia wireless, inedita fino a pochi anni fa, quando nacque la Powermat: un’ulteriore start-up israeliana che conquista investitori oltreoceano, dunque. Il tappetino, che porta lo stesso nome dell’azienda, è in grado di ricaricare sino a tre apparecchi alla volta e viene già esportato negli Stati Uniti da un paio d’anni. «Nel 2009 – spiega Ran Poliakine, fondatore e amministratore delegato di Powermat – abbiamo venduto agli americani circa 750mila pezzi. Cifra che si è rapidamente moltiplicata: nel 2010 le vendite hanno raggiunto quota cinque milioni, oggi siamo presenti in 30mila negozi». A partire dal prossimo anno, le vetture prodotte da GM potranno avere Powermat in dotazione; è già stato annunciato che la prima auto ad esserne fornita sarà la Volt, un modello elettrico. Gil Golan, direttore del laboratorio GM in Israele (attivo da due anni), oltre che capo di General Motors Ventures nel Paese, ha commentato così l’affare: «La nostra compagnia è convinta che lo Stato ebraico sia luogo di innovazione tecnologica: non è un caso se ha scelto puntare su Israele, insieme alla Silicon Valley, per i propri investimenti». Una «sostanziale» parte degli introiti che deriveranno dal contratto appena siglato con la Powermat, aggiunge Golan, sarà reinvestita in Israele, in altre industrie tecnologiche locali. «Stiamo esaminando diverse compagnie, e credo che con alcune di esse nei prossimi mesi matureranno accordi», assicura il dirigente. Del resto, l’interesse crescente di GM verso il dinamismo delle imprese israeliane era stato provato già alcuni mesi fa: in giugno, ad Herzliya, piccolo centro poco distante da Tel Aviv, è stata infatti organizzata la prima edizione di una conferenza sull’innovazione nel settore automobilistico; conferenza che, nelle intenzioni degli organizzatori, tra cui figura anche il colosso statunitense, è destinata a diventare un appuntamento fisso, con cadenza annuale. In quell’occasione, il vicedirettore del settore ricerca e sviluppo di GM, Alan Taub, aveva sottolineato nel proprio discorso l’importanza del laboratorio israeliano («Ne siamo orgogliosi»), spiegando anche: «Lo scopo della venuta di General Motors in Israele è quello di sfruttare l’ampio bagaglio di tecnologia, informazioni e conoscenza di questo Paese».

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