(ANSAmed) - MADRID, 23 FEB - "Se l'Europa è arrabbiata con Israele, Israele ha molte ragioni per esserlo con l'Europa".Cosi il presidente israeliano Shimon Perez, intervenendo a Madrid a un incontro informativo di Europa Press, ha risposto alle critiche sulla situazione a Gaza e in Cisgiordania."L'Europa ci critica su Gaza - ha detto il premio Nobel -, ma l'Europa è quella che ha attaccato il Kosovo" e, dopo, sono venuti "l'Afghanistan, la Cecenia, la Somalia". "E' molto difficile lottare contro il terrorismo - ha aggiunto - contro chi utilizza la popolazione come scudi umani". Peres ha ribadito la volontà di Israele di raggiungere un accordo di pace e sulla creazione di uno Stato palestinese alla quale, ha sostenuto, "paradossalmente" sta contribuendo, "con la restituzione di terre ai palestinesi che né Egitto né Giordania avevano devoluto in passato". D'altra parte, le rivolte che si registrano nel mondo arabo e musulmano per una maggiore libertà e democrazia, secondo Shimon Perez, potrebbero favorire il processo di pace. Quest'ultimo, ha osservato, "è come un cavallo lanciato al galoppo che passa vicino casa: bisogna montarci su, perchè altrimenti correrà via senza di noi". E Israele è determinato a non lasciarselo scappare. Il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) e il primo ministro Salam Fayyad, secondo Shimon Peres, "sono interlocutori validi". Anche se, dopo i 10,000 razzi sparati contro Israele dopo la ritirata unilaterale dalla frangia di Gaza, "chi può assicurare che non accadrà lo stesso se si abbandona la Cisgiordania? D'altra parte, Peres ha insistito sulla volontà di Israele di aiutare "gli arabi a raggiungere la propria libertà e indipendenza", anche perchè "non può restare come un'isola nell'oceano".
sabato 26 febbraio 2011
Peres a Madrid
PERES, ISRAELE HA MOTIVI PER ESSERE ADIRATO CON L'EUROPA
(ANSAmed) - MADRID, 23 FEB - "Se l'Europa è arrabbiata con Israele, Israele ha molte ragioni per esserlo con l'Europa".Cosi il presidente israeliano Shimon Perez, intervenendo a Madrid a un incontro informativo di Europa Press, ha risposto alle critiche sulla situazione a Gaza e in Cisgiordania."L'Europa ci critica su Gaza - ha detto il premio Nobel -, ma l'Europa è quella che ha attaccato il Kosovo" e, dopo, sono venuti "l'Afghanistan, la Cecenia, la Somalia". "E' molto difficile lottare contro il terrorismo - ha aggiunto - contro chi utilizza la popolazione come scudi umani". Peres ha ribadito la volontà di Israele di raggiungere un accordo di pace e sulla creazione di uno Stato palestinese alla quale, ha sostenuto, "paradossalmente" sta contribuendo, "con la restituzione di terre ai palestinesi che né Egitto né Giordania avevano devoluto in passato". D'altra parte, le rivolte che si registrano nel mondo arabo e musulmano per una maggiore libertà e democrazia, secondo Shimon Perez, potrebbero favorire il processo di pace. Quest'ultimo, ha osservato, "è come un cavallo lanciato al galoppo che passa vicino casa: bisogna montarci su, perchè altrimenti correrà via senza di noi". E Israele è determinato a non lasciarselo scappare. Il presidente palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) e il primo ministro Salam Fayyad, secondo Shimon Peres, "sono interlocutori validi". Anche se, dopo i 10,000 razzi sparati contro Israele dopo la ritirata unilaterale dalla frangia di Gaza, "chi può assicurare che non accadrà lo stesso se si abbandona la Cisgiordania? D'altra parte, Peres ha insistito sulla volontà di Israele di aiutare "gli arabi a raggiungere la propria libertà e indipendenza", anche perchè "non può restare come un'isola nell'oceano".
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