sabato 5 febbraio 2011


Sorpresa, l'auto a batteria batterà quella tradizionale

La previsione arriva dal 'guru' Shai Agassi e il sorpasso avverrà già nel 2020
Colpo di scena: l'auto elettrica sorpasserà a breve quella tradizionale. La folle previsione arriva dal guru dell'auto elettrica Shai Agassi. Secondo lui entro il 2020 in tutto il mondo ci saranno più persone disposte all'acquisto di veicoli elettrici rispetto a quelli alimentati a benzina. Capo dell'organizzazione Better Place che fornisce soluzioni per la diffusione dell'auto elettrica, comprese le stazioni di sostituzione a batteria, Agassi ritiene che i veicoli elettrici saranno la scelta principale entro un decennio."Ciò non significa che il petrolio non è necessario, ma solo che iniziamo ad abbandonarne la dipendenza", ha detto Agassi in un'intervista all'Associated Press. Le auto elettriche a batteria garantiscono un'autonomia limitata, hanno bisogno del tempo di ricarica, di un'infrastruttura di sostegno per le strutture di ricarica e delle stazioni di ricambio delle batterie, essenziali per gli utenti. Il primo paese che utilizzerà una rete per il ricambio delle batterie con stazioni Better Place sarà Israele, dove il programma prevede la costruzione di 56 stazioni per un traffico di 5.000 auto elettriche entro la fine del 2011. Nel 2012, Danimarca e Australia lanceranno il programma Better Place, mentre inizieranno i test nelle Hawaii e nella San Francisco Bay Area.Durante una conferenza al World Economic Forum, Agassi ha detto di aver raccolto 700 miliardi dollari, di cui circa un terzo spesi nella configurazione delle stazioni. Questo dovrebbe dargli una posizione di forza fino al momento di pareggio, per il quale, secondo Agassi, non ci vorrà molto tempo. " Nel 2016, anno più anno meno, in Israele si venderanno più auto elettriche che a benzina. Basterà l'avvio del primo paese, e in due anni gli altri seguiranno a ruota", ha detto Agassi.L'ex presidente Usa, Bill Clinton, crede nella visione di Agassi: "Israele sarà il primo paese al mondo a mettere in strada 100.000 auto elettriche. Non gli Stati Uniti. Non la Cina. E nemmeno paesi molto più grandi". (02 febbraio 2011) http://www.repubblica.it/

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