domenica 27 marzo 2011


La Russia sta rientrando nella Terra Sacra

La Russia e la Terra Sacra hanno aperto una nuova pagina nella loro storia spirituale e culturale comune. Questa settimana a Mosca sono stati contemporaneamente due leader della Terra Promessa – Biniamin Netanyahu, capo del Governo di Israele e Mahmud Abbas, capo dell’Amministrazione Nazionale Palestinese. Nonostante le intransigenti dissensi politici entrambi gli ospiti hanno ribadito la necessità della ripresa della presenza russa nelle aree di Israele e della Palestina d’oggi. Un giorno prima dell’arrivo di Netanyahu a Mosca, a Gerusalemme le autorità di Israele hanno passato alla Parte russa le chiavi simboliche del Complesso religioso Serghievsky (di S. Sergio). Questo edificio suggestivo di due piani sito nel pieno centro di Gerusalemme fu costruito alla fine del XIX secolo con fondi personali del Gran Principe Serghej Alexandrovich Romanov. Il complesso era destinato ai pellegrini russi. Dopo la rivoluzione del 1917 le autorità della nuova Russia lo vendettero a vil prezzo ad Israele. Il problema della restituzione del complesso fu sollevato nel 1991 ma solo 17 anni dopo è stato firmato il relativo documento. Dice l’arcivescovo Mark di Egorievsk, vicepresidente del Dipartimento Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca:"In Oriente l’atteggiamento verso il tema del possesso delle chiavi ha una rilevanza particolare. Chi possiede chiavi, possiede edificio. Solo ora si può dire che la Russia è la proprietaria del Complesso religioso Serghievsky, che siamo presenti nella Terra Sacra non solo di diritto ma anche di fatto". Negli ultimi decenni l’Amministrazione Nazionale Palestina ha restituito alla Russia alcune aree di terra che erano di sua proprietà prima della Rivoluzione e in cui si trovano antiche strutture sacre cristiane, in particolare quelle a Betlemme, sul Monte degli Ulivi, a Gerico. Nel gennaio del 2011 il Presidente russo Dmitrij Medvedev, nell’ambito della sua visita in Giordania, ha visitato Gerico e il complesso religioso russo locale dove cresce il rinomato albero di Zaccheo. “Abbiamo bisogno di Russia!”,- ha detto il Capo dell’Amministrazione Nazionale Palestinese Mahmud Abbas ad un incontro avuto a Mosca con il Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie Kirill."I rapporti tra i popoli russo e palestinese erano sempre basati sui principi della sincerità e del rispetto reciproco. Attualmente ci stiamo adoperando per costruire la pace in Medio Oriente e siamo convinti che la Russia può svolgere un ruolo molto importante in questo processo”,- ha detto Mahmud Abbas. Un grande ruolo nel ritorno della Russia alla Terra Sacra spetta alla Società Palestinese Ortodossa Imperiale. Rinata nel 1992 questa prima organizzazione scientifica ed umanitaria del luogo sta facendo il massimo degli sforzi favorire il pellegrinaggio ortodosso, lo sviluppo degli studi palestinesi e la cooperazione umanitaria con i popoli del Medio Oriente. http://italian.ruvr.ru/

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