martedì 5 aprile 2011


Basket, in Israele è festa e il Maccabi Tel Aviv rischia di non giocare la “Final four”

5 aprile http://falafelcafe.wordpress.com/ Vuoi mettere la vita ludica contro Dio e la Patria? No. E infatti gl’israeliani – sempre rispettosi delle festività religiose e di quelle laiche – hanno posto il problema ai vertici internazionali. Anche a costo di non giocare proprio. Il Maccabi Tel Aviv, una delle squadre di basket che dovranno giocarsi la Final Four di basket, ha chiesto all’Eurolega di anticipare gli orari delle sfide in calendario dal 6 all’8 maggio a Barcellona. Motivo? La concomitanza delle celebrazioni del Yom HaZikaron, il giorno della memoria dei caduti in guerra e delle vittime del terrorismo, che si celebra ogni anno proprio in quei giorni (qui la comunicazione ufficiale dell’organizzazione). Il Maccabi ha già fatto sapere che se le sue richieste non verranno accolte non parteciperà alla Final Four. In quel caso si dovrebbe procedere probabilmente a un sorteggio per designare un’altra squadra in sostituzione. La legge israeliana vieta ogni pratica sportiva durante quella giornata. Le celebrazioni in Israele cominceranno domenica 8 maggio alle ore 20 israeliane (le 21 in Italia), il che impedirebbe alla squadra di Tel Aviv di giocare un’eventuale finale, sia per il primo sia per il terzo posto. «È previsto di far giocare la finale alle 21 spagnole e la partita per il terzo posto alle 18 – ha detto la direttrice della comunicazione dell’Eurolega Kirsten Haack –. Bisognerebbe anticipare la finale alle 16,30 ma questo evidentemente porrebbe un certo numero di problemi tra le emittenti tv e i nostri sponsor. Bisognerà consultare le differenti parti e i tre altri club per cercare di trovare una soluzione entro la fine della settimana». Il Maccabi dovrebbe affrontare la vincente tra il Real Madrid e il Valencia (giovedì si giocherà la gara-5 dell’ultimo quarto di finale), mentre l’altra semifinale vedrà Siena opposta ai greci del Panathinaikos. Un accordo, tra le tre parti, in realtà sembra molto difficile. Un po’ perché gli slot pubblicitari sono stati venduti in tutti i Paesi che trasmetteranno le partite. Un po’ perché – commentano dall’interno dell’Eurolega – «spostare l’orario per qualcuno potrebbe costituire una nostra adesione ai valori dell’Ebraismo».

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