giovedì 28 aprile 2011



Caro Erdogan, perché non mandi in Siria un'altra "Freedom Flotilla"?
E' agghiacciante il pensiero di quante persone stiano morendo come mosche nelle strade della Siria e accettare che i feriti siano costretti a nascondersi nelle case dei privati per paura di essere catturati o per sottrarsi ad esecuzioni a sangue freddo. E' agghiacciante immaginare che processioni funebri, cerimonie fatte per stringersi nel cordoglio per un morto, siano state teatro di sparatorie nelle quali tante sono state le vittime. E' agghiacciante pensare che persone detenute siano state torturate e sepolte in fosse comuni e che, ciononostante, la comunità internazionale si sia dimostrata disposta solo a estendere qualche parolina di consolazione. Gente, dov'è finita la vostra coscienza? E' la domenica di Pasqua, per amor di Dio. E poi ci sono le convinzioni di Erdogan il quale è convinto che Gaza viva in una condizione tragica con le sue genti sotto l'assedio e la tirannia di Israele mentre i siriani, oppressi sotto il pugno del suo amicone Assad, godrebbero di benessere e democrazia. Dov'è la sua flottiglia umanitaria per la Siria, mister Erdogan? I nostri feriti, bersagli dei cecchini del suo caro amico Assad, non possono andare all'ospedale per paura di essere uccisi seduta stante o di essere arrestati, andando comunque incontro a morte certa da tortura. O forse ciò non coincide con la sua nozione di tragedia umana? Mi dica, forse lei pensa che gli abitanti di Gaza siano delle persone migliori dei siriani? Assad è forse troppo suo amico per disturbarlo? E dove sono i palestinesi di Hamas che sembrano dimenticare le tragedie di tutti gli altri eccetto le proprie? Dove sono le loro voci oggi? In futuro non aspettatevi che i siriani vengano più in vostro aiuto. Quando arriveranno le elezioni, faremo in modo che la fratellanza musulmana paghi il prezzo del vostro silenzio. E dov'è il re Abdullah d'Arabia Saudita? Che razza di leader è quello che governa sulla Mecca e su Medina, impaurito persino dalla sua stessa ombra? E perchè le giovani tigri della casa degli al-Saud non riescono a rovesciare un ottantenne aggrappato al potere come un paziente che si dimena per riavere il suo ossigeno? Vi siete forse adagiati nella vostra opulenza? Sveglia Bandar bin Sultan, questa è la tua ora. Dove sono gli altri leader arabi? E la Lega Araba? E quei codardi che danno banchetti per celebrare i loro debordanti conti in banca mentre la nostra gente muore sotto i loro occhi? Questa rivoluzione è per ogni età e contro ogni oppressore arabo - e non arabo - della regione. Questa rivoluzione è contro Assad, i mullah in Iran, quello sventurato che è l'attuale re d'Arabia Saudita. Questa rivoluzione è contro il fanatismo di Hezbollah, complice nell'uccisione dei siriani e contro i Pasdaran iraniani che istruiscono Assad su come trarre profitto dalla morte. Questa rivoluzione siriana non morirà mai finantoché non avremo messo sotto tutti i leader arabi. di Farid Ghadry 28 Aprile 2011 Tratto dal blog http://ghadry.com e apparso anche sul Wall Street Journal Traduzione di Edoardo Ferrazzani

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