sabato 2 aprile 2011


Netanyahu: - “Voi siete il Vero Israele”

Una delegazione composta da 50 membri della Protezione Civile Israeliana e del Corpo Medico di Tsahal, è partita per il Giappone, per allestire un ambulatorio nella zona del disastro.Con loro, sull’aero, si trovano 60 tonnellate di attrezzature.Dalle parole di una dottoressa, madre di due figli: “I Bambini sono consapevoli del pericolo, ma ho spiegato loro che partivo per aiutare la popolazione”La delegazione, composta da 50 persone, tutti medici specializzati dell’Esercito e della Protezione Civile, è partita per il Giappone, la scorsa notte, per fornire assistenza in seguito al disastroso tsunami.Tutto il materiale è stato caricato su un Cargo 747, in aggiunta ad un aereo dell’esercito, partito con la missione di allestire un ambulatorio, nella zona del disastro.“Voi continuate a far sventolare la Bandiera di Israele con Orgoglio”, il messaggio del primo ministro Benjamin Netanyahu, alla delegazione, “Voi siete gli ambasciatori del Vero Israele, e sono sicuro che salverete molte vite”Il Cargo 747 è stato caricato con 60 tonnellate di attrezzatura medica, che servirà per l’allestimento dell’ambulatorio, e comprende tra l’altro, apparecchiature mediche, combustibile, gas, ossigeno, medicinali, cibo, acqua e letti per i malati.Finora il Giappone, ha già ricevuto l’aiuto da squadre di soccorso, provenienti da un numero esiguo di paesi, ma non personale medico. La delegazione della Protezione Civile Israeliana si insedierà nella città di Kurihara, nel distretto di Miyagi, a Nord di Tokyo, dove lo tzunami ha colpito più duramente.Tra i membri della delegazione, c’è il Colonnello Dottoressa, Ayelet Shachar, comandante degli ambulatori del Comando Distretto Sud. “Sono entusiasta, piena di ambizione e di orgoglio che siamo fra gli stati che portano aiuto”, ha detto. “Si tratta di un paese forte, ma noi israeliani, abbiamo la capacità e la professionalità per trattare le calamità, portando aiuto in modo veloce e efficiente.Il Colonnello medico dr. Shachar, è madre di due figli, vive da circa due anni, in una cooperativa di insediamenti, dove si è trasferita, con la famiglia, in seguito al servizio militare . “I bambini leggono i quotidiani on-line, vedono al telegiornale la situazione in Giappone, e sono consapevoli di tutti i problemi che ci potrebbero essere, legati alle radiazioni”. Continua: “Sono abbastanza preoccupati. Ho spiegato loro che L’Esercito ci protegge bene, il posto dove saremo è sufficientemente sicuro, che sto andando ad aiutare la popolazione, e tornerò a casa, il prima possibile”Da Israel Ha-Yom” del 27/03/2011

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