A proposito del Memoriale dei deportati italiani ad Auschwitz il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ha affermato: "Non entro nel merito del giudizio delle opere ma invito tutto l'ordine degli architetti a visitare i vari padiglioni di Auschwitz promossi e sostenuti da ogni nazione che ha avuto vittime nel campo di sterminio: sarà difficile giudicare quale sia il migliore, il più suggestivo. Ma è facile dedurre che quello italiano è il padiglione più triste e soprattutto quello che rende meno al visitatore il senso di quello che è avvenuto in quei luoghi". "Pertanto - ha proseguito - ringrazio il governo italiano e tutte le autorità di maggioranza e di opposizione che si sono impegnate a rimuovere quel Memoriale". Realizzato nel 1979 dall'architetto Lodovico Barbiano di Belgioioso dello studio Bbpr con il contributo di grandi nomi della cultura, dallo scrittore Primo Levi, al compositore Luigi Nono dal regista Nelo Risi all'artista Pupino Samonà, il Memoriale italiano secondo Pacifici, "rispecchia in maniera evidente lo spirito e l'influenza di un'Italia degli anni Settanta che fortunatamente ci siamo lasciati alla spalle. Al confronto degli altri fa inorridire per quanto sia inutile". Per questo - ha sottolineato - mi associo a tutti coloro, deportati in primis, che solo pochi giorni fa mentre eravamo con il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti lo imploravano di far sentire anche lui la sua voce ma non solo la sua, affinché venga rimosso e trasferito in altro luogo così che l'Italia possa rimettersi al pari delle altre nazioni e ridare lustro al nostro Paese. http://www.moked.it/
martedì 19 aprile 2011
Pacifici ringrazia per la rimozione del Memoriale che non rendeva giustizia
A proposito del Memoriale dei deportati italiani ad Auschwitz il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ha affermato: "Non entro nel merito del giudizio delle opere ma invito tutto l'ordine degli architetti a visitare i vari padiglioni di Auschwitz promossi e sostenuti da ogni nazione che ha avuto vittime nel campo di sterminio: sarà difficile giudicare quale sia il migliore, il più suggestivo. Ma è facile dedurre che quello italiano è il padiglione più triste e soprattutto quello che rende meno al visitatore il senso di quello che è avvenuto in quei luoghi". "Pertanto - ha proseguito - ringrazio il governo italiano e tutte le autorità di maggioranza e di opposizione che si sono impegnate a rimuovere quel Memoriale". Realizzato nel 1979 dall'architetto Lodovico Barbiano di Belgioioso dello studio Bbpr con il contributo di grandi nomi della cultura, dallo scrittore Primo Levi, al compositore Luigi Nono dal regista Nelo Risi all'artista Pupino Samonà, il Memoriale italiano secondo Pacifici, "rispecchia in maniera evidente lo spirito e l'influenza di un'Italia degli anni Settanta che fortunatamente ci siamo lasciati alla spalle. Al confronto degli altri fa inorridire per quanto sia inutile". Per questo - ha sottolineato - mi associo a tutti coloro, deportati in primis, che solo pochi giorni fa mentre eravamo con il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti lo imploravano di far sentire anche lui la sua voce ma non solo la sua, affinché venga rimosso e trasferito in altro luogo così che l'Italia possa rimettersi al pari delle altre nazioni e ridare lustro al nostro Paese. http://www.moked.it/
A proposito del Memoriale dei deportati italiani ad Auschwitz il presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici, ha affermato: "Non entro nel merito del giudizio delle opere ma invito tutto l'ordine degli architetti a visitare i vari padiglioni di Auschwitz promossi e sostenuti da ogni nazione che ha avuto vittime nel campo di sterminio: sarà difficile giudicare quale sia il migliore, il più suggestivo. Ma è facile dedurre che quello italiano è il padiglione più triste e soprattutto quello che rende meno al visitatore il senso di quello che è avvenuto in quei luoghi". "Pertanto - ha proseguito - ringrazio il governo italiano e tutte le autorità di maggioranza e di opposizione che si sono impegnate a rimuovere quel Memoriale". Realizzato nel 1979 dall'architetto Lodovico Barbiano di Belgioioso dello studio Bbpr con il contributo di grandi nomi della cultura, dallo scrittore Primo Levi, al compositore Luigi Nono dal regista Nelo Risi all'artista Pupino Samonà, il Memoriale italiano secondo Pacifici, "rispecchia in maniera evidente lo spirito e l'influenza di un'Italia degli anni Settanta che fortunatamente ci siamo lasciati alla spalle. Al confronto degli altri fa inorridire per quanto sia inutile". Per questo - ha sottolineato - mi associo a tutti coloro, deportati in primis, che solo pochi giorni fa mentre eravamo con il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti lo imploravano di far sentire anche lui la sua voce ma non solo la sua, affinché venga rimosso e trasferito in altro luogo così che l'Italia possa rimettersi al pari delle altre nazioni e ridare lustro al nostro Paese. http://www.moked.it/
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