24 aprile 2011 http://www.linkiesta.it/
A quasi 88 anni continua ad essere il politico preferito dagl’israeliani. Di più: un faro. E ancora: un «brand», un marchio, come ha scritto mesi fa la rivista economica ebraica “Calcalist”. Shimon Peres, presidente d’Israele, è il membro della classe dirigente più amato - su un elenco di sedici personalità importanti - dalla popolazione secondo un sondaggio del quotidiano “Haaretz”. Peres è apprezzato dal 72 per cento degli intervistati, mentre solo il 20 per cento lo critica. Fra la popolazione araba dello Stato ebraico l'apprezzamento sale al 78 per cento. Dopo Peres i più stimati sono il presidente della Knesset (il parlamento) Reuven Rivlin (Likud, partito di destra) e il governatore della Banca d'Israele Stanley Fisher, entrambi con il 60 per cento dei consensi. In questo sondaggio i principali esponenti del governo se la passano male. Il premier Benjamin Netanyahu soddisfa solo il 38 per cento della popolazione a fronte di una 53 per cento che lo critica. Stessa sorte anche per il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman: riceve solo il 40 per cento dei consensi, mentre i pareri negativi raggiungono il 52 per cento. Ultimo in classifica, almeno nel governo, l ministro della Difesa Ehud Barak: l’ex leader del centro-sinistra israeliano piace solo al 30 per cento del campione statistico, mentre il 63 per cento lo trova insoddisfacente.
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