lunedì 4 aprile 2011


Tra auguri, ricordi e regali Una simpatica novità ieri sera al bet midrash delle donne di Torino: una piccola festa per accogliere una bat mitzvah tra le donne della comunità. Ciascuna di noi ha rivolto un augurio personale alla festeggiata, comprensivo dei ricordi del proprio bat mitzvah; abbiamo quindi potuto confrontare le usanze di differenti luoghi e tempi e ricordare come a Torino fino a pochi decenni fa alle ragazze venisse imposta una cerimonia molto formale, in cui si dovevano rigorosamente vestire di bianco, la domenica dopo Shavuot. Quando avevo dodici anni ho deciso con la mia famiglia di rompere questa “tradizione” e festeggiare il mio bat mitzvah da sola il sabato dopo il mio dodicesimo compleanno ebraico, leggendo un commento alla parashà della settimana; oggi la mia “rivoluzione” di allora è diventata la normalità. Mi ha quindi commosso particolarmente constatare quanti passi avanti, nonostante tutto, le donne ebree italiane stiano facendo nella consapevolezza del proprio ruolo e nella ricerca di una partecipazione più attiva alla vita comunitaria; ricerca che la festeggiata ha dichiarato con convinzione di voler proseguire, giustamente convinta che non sempre le restrizioni imposte alle donne hanno un reale fondamento nei testi. E’ stato poi consegnato un kit di regali simbolici che la festeggiata, insieme alla sorellina e alle cuginette, è stata invitata a interpretare: per ciascuno sono venuti fuori cinque o sei significati diversi, uno più interessante dell’altro. Naturalmente le coordinatrici del bet midrash che avevano preparato il dono si sono ben guardate dal rivelare quale fosse stata l’intenzione iniziale, né le ragazzine l’hanno chiesta: evidentemente hanno già imparato a non aspettarsi mai dall’alto una risposta “giusta” e sanno che molte interpretazioni diverse possono essere tutte ugualmente valide. Anna Segre, insegnante http://www.moked.it/

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