martedì 17 maggio 2011




Il destino dei nostri due popoli intrecciato da storia e ideali
Gerusalemme, 16 mag. (TMNews) - "La 'nazione' mazziniana o il sionismo di Hertzl sono ben lontani dagli esiti disastrosi dei nazionalismi del XX secolo": così il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha sottolineato il legame non occasionale tra il Risorgimento italiano e la nascita dello Stato d'Israele nel discorso di apertura del convegno 'Italia-Israele: gli ultimi 150 anni' all'istituto Val Leer di Gerusalemme. "Importante, agli albori del sionismo, fu la lezione, soprattutto, di Giuseppe Mazzini per suggerire un approccio alla questione nazionale che presentasse la più limpida impronta umanistica e universalistica", ha detto Napolitano richiamando la 'lectio magistralis' che aveva tenuto proprio all'università ebraica di Gerusalemme nel 2008. "Così, e l'ideale e il progetto sionistico si collocarono nell'età dei nazionalismi, essi si caratterizzarono per la distinzione e distanza da approcci aggressivi e ambizioni di potenza. Al tempo stesso - ha proseguito Napolitano - il Risorgimento fu strettamente collegato all'anelito verso una società più libera, più giusta e più laica". "Auspico che ancora una volta i nostri due popoli, il cui destino appare intrecciato in nome di una storia così alta e ricca di idealità, sappiano trovare proprio nella loro affinità la forza morale e ideale per una nuova e feconda collaborazione che consenta loro di operare in armonia per affrontare le grandi sfide che la nostra epoca ci propone".

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