lunedì 16 maggio 2011



Italiani insieme agli altri. La nostra Resistenza

Noi c’eravamo. Nonostante le persecuzioni e il terrore. Sfidando la deportazione e la minaccia di distruzione di ogni valore umano, gli ebrei italiani sono stati protagonisti della Resistenza e della guerra di Liberazione assieme e al pari di tanti altri cittadini che vollero lasciarci un’Italia migliore. La partecipazione ebraica alla lotta di Liberazione, a lungo trascurata dagli storici ufficiali, spesso messa in ombra dalla tragedia delle deportazioni, torna ora alla luce con la pubblicazione di un libro di Gloria Arbib (Italiani insieme agli altri. Ebrei nella Resistenza in Piemonte 1943-1945, Zamorani editore nella collana dell’Archivio Terracini di Torino) scritto assieme al giornalista Giorgio Secchi, che rappresenta la conclusione di un lungo itinerario di impegno e che figura, a Ferrara e a Torino, fra le novità di questa stagione. Centosettantaquattro voci, un centinaio di interviste ai testimoni, le storie di tanti ebrei piemontesi che in un modo o nell’altro si gettarono nel combattimento, furono trascinati dagli eventi sempre più drammatici che seguirono l’8 settembre, spesso pagarono il prezzo più alto, talvolta riuscirono a sopravvivere, a essere protagonisti della ricostruzione e della democrazia. Un paziente lavoro di ascolto e di documentazione intrapreso agli inizi degli anni ‘80, nato dalla base della tesi di laurea dell’autrice (allora ricercatrice al Centro di documentazione ebraica contemporanea di Milano, oggi Segretario generale dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane). Assieme a quella di tanti comuni cittadini, torna la voce di Primo Levi (“Antiretorico - commenta l’autrice - anche nel raccontare i momenti più drammatici”), di Luisa, nipote del leader socialista Claudio Treves e sorella del pittore Carlo Levi, che a 98 anni parla dalla Casa di riposo ebraica di Torino, della moglie del magistrato Emilio Sacerdote e dell’impiegata Carmela Mayo, che a Pasqua portava uova colorate a tutti i combattenti e azzime ai partigiani ebrei. “Un panorama quanto mai complesso - spiega Gloria Arbib (nell'immagine a fianco) - per raccontare le vicende di persone diverse, spinte ad accettare la sfida dalla passione ideologica, dai casi della vita, dai valori ebraici, dal senso civico o anche semplicemente dalle persecuzioni che non lasciarono scelta neppure a quegli ebrei italiani che ingenuamente confidarono nel fascismo”. “Questo libro – aggiunge – è anche un atto di giustizia verso tutti coloro che offrirono la propria testimonianza. Non volevo confinarli in un saggio storico, ma documentare rigorosamente le loro vicende perché si sappia che nell’ora più difficile gli ebrei non restarono inerti”. Un mosaico prezioso per raccontare quante differenze e quante speranze racchiuda la vicenda degli ebrei italiani. E per ricordare che a tenere alto l’onore dell’Italia nell’ora più difficile, nonostante il dolore, per eroismo o per destino gli ebrei fecero la loro parte. Pagine Ebraiche, maggio 2011

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