sabato 14 maggio 2011



Masada

Parte da Roma un’altra Flottilla


Dopodomani a Roma “partirà” la seconda spedizione per Gaza. Il nome sarà “Stay Human”, in ricordo delle memorie dell’attivista italiano ucciso in Palestina dagli estremisti islamici del gruppo di HamasSabato 14 maggio, chi può, visto che a Roma non si vota, se ne parta per una bella scampagnata. Il centro infatti a partire dalle 14 sarà occupato da loro, gli odiatori di Israele per professione, quelli di Forum Palestina, del Campo anti imperialista e di tante altre realtà estremiste, che daranno il proprio ideale battesimo alla seconda flottilla per Gaza. Ribattezzata “stay human” in onore di Vittorio Arrigoni. Il corteo partirà alle 14 e 30 da piazza della Repubblica per terminare un paio di ore dopo a piazza Navona. Le parole d’ordine saranno “boicottare Israele” e “liberare Gaza”. Anche se poi, come si era già scritto ieri, per strada si è aggiunto un altro slogan che rischia di costare caro al candidato di Sinistra e libertà a Milano, Giuliano Pisapia: “Boicottare Vendola”. Reo di avere ricevuto e omaggiato l’ambasciatore d’Israele, Gideon Meir, a Bari durante la fiera della cultura libraria ebraica. Secondo il manifesto con cui Forum Palestina propaganda la seconda Flottilla, e nello specifico la manifestazione, dove non mancheranno probabilmente bandiere bruciate dello stato ebraico e di quello statunitense, “la Striscia di Gaza è da anni sottoposta a quello che l’inviato speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani Richard Falk, ha definito un assedio che non ha pari nella storia dei decenni successivi alla II Guerra Mondiale”, che “le vittime di questo assedio sono il milione e mezzo di donne, uomini, vecchi e bambini che vivono nella Striscia, sottoposti ai continui bombardamenti ed alle incursioni quotidiane dell’esercito israeliano”. Il comunicato continua così: “E’ proprio in nome del Diritto che le nostre navi partiranno per Gaza, portando solidarietà ed aiuti. A bordo delle navi non ci saranno né armi, né terroristi, come paventano quei parlamentari (fra i quali l’inossidabile Giuseppe Ciarrapico) che chiedono al governo di impedire la partenza della nave italiana. A bordo della ’Stefano Chiarini’ e delle altre nostre navi ci saranno attivisti per la pace e la giustizia, giornalisti, parlamentari, uomini e donne della cultura e dello spettacolo, e porteranno materiale per i bambini e per le scuole, per la ricostruzione, per gli ospedali”. Naturalmente chi ha visto Gaza anche nei numerosi video presenti su you tube, postati dalle imprese arabe di Dubai che gestiscono supermercati, outlet di lusso, porti turistici e quant’altro, sa benissimo come questa immagine di povertà, quasi si trattasse del Bangladesh, sia in parte falsa. Laddove il restante è rappresentato dall’influenza di Hamas, secondo il quale viene distribuita la ricchezza e l’energia elettrica solo ai militanti del partito unico, un po’ come faceva il fascismo nell’Italia degli anni ‘20 e ‘30. Ma peggio, se possibile. Tuttavia, sempre secondo Forum Palestina, “contro questa punizione collettiva disumana ed illegale, più volte condannata dall’ONU e dalle agenzie umanitarie, si mobilita la società civile, e la Freedom Flotilla Stay Human è l’espressione della solidarietà della società civile internazionale con il popolo palestinese”. E a proposito di solidarietà con la popolazione di Gaza, inutile dire che l’intera manifestazione verrà dedicata a Vittorio Arrigoni, e che sfileranno cartelli con la sua foto un po’ ovunque per Roma. Il paradosso sarà che a portarli ci saranno anche quelli che come alcuni esponenti del campo anti imperialista, che lo hanno implicitamente indicato come bersaglio agli scherani di Hamas. E ciò allorchè in almeno un articolo comparso sul sito del Campo, Arrigoni veniva dipinto come un avventurista che faceva il gioco dei nemici di Hamas quando ebbe l’idea rivelatasi per lui fatale di appoggiare i giovani di Gaza del movimento “Gybo”, proprio a manifestare contro l’oscurantismo fascio-islamico del partito armato di Haniyeh. E che gli estremisti a libro paga di Hamas in Italia sabato celebrino Arrigoni è tutto sommato uno scempio nello scempio anti israeliano che sarà di per sé quella manifestazione. La prima spedizione fu al centro del famoso “incidente della Freedom Flotilla”, che si è verificato il 31 maggio 2010, quando gli attivisti pro-palestinesi, che trasportavano aiuti umanitari ed altre merci, tra cui un carico di 10mila tonnellate di calcestruzzo, tentò di violare il blocco di Gaza e fu intercettata da forze navali israeliane nelle acque internazionali del Mediterraneo, nell’ambito dell’operazione navale denominata dall’Israel Defense Forces (IDF) “Operazione Brezza Marina”. Gli attivisti furono fermati e l’esercito israeiliano, con il sospetto che il trasporto includesse anche armi e terroristi, salirono sulla barca, con conseguente scontro a bordo. Alcuni giorni prima dell’incidente gli organizzatori avevano preannunciato le proprie intenzioni, non tanto di portare aiuti umanitari, quanto piuttosto di forzare il blocco e l’obiettivo di sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica in favore di Gaza. Alla notizia il governo di Israele aveva fatto sapere che non avrebbe acconsentito alla violazione del blocco. Dimitri Buffa 12 Maggio 2011, http://www.opinione.it/

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