martedì 24 maggio 2011



Obama si corregge: ritorno a confini sicuri per Israele
Obama ha corretto il grave errore compiuto nella sua dichiarazione a proposito dei confini tra Israele e Palestina. Non chiede più di tornare ai confini "del 1967" (in realtà quelli del 1949 fissati dall'Onu), ma chiede -come Israele- di fissare dei confini in grado di assicurare "sicurezza" a Israele, cosa che i confini del '49 non garantivano affatto, e infatti furono causa di molte guerre nell'arco 34 anni). Ad esempio dall'alto del Golan i siriani giocavano al tiro al piccione sulla sottostante vallata. Netanyhau non ha affatto detto che il ritorno ai confini del '67 sia "un'idea indifendibile" come ha scritto La Repubblica, ma ha detto che "non possiamo tornare a quelle linee indifendibili", parlando delle linee di cessate il fuoco del 1949 che causarono la guerra del 1967! All'altezza di Natanya Israele sarebbe largo 12 chilometri dal Mediterraneo al confine Est! Inoltre ben 600.000 ebrei vivono al di là di quei confini. In effetti anche il leader storico della sinistra laburista israeliana, Abba Eban, chiamò i confini del '67 "i confini di Auschwitz"... Peccato che La Repubblica abbia sbagliato la traduzione del vero discorso di Netanyahu, in cui ha dato una lezione a Obama 22 Maggio 2011 http://lapulcedivoltaire.blogosfere.it/

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