| Da una parte e dall’altra della Linea Verde La campagna “Palestine State 194″   e’ partita. Oggi,  in una piazza centrale di Ramallah, studenti e   dipendenti pubblici (scuole e uffici chiuderanno appositamente i battenti) si   raccoglieranno per esprimere il loro sostegno alla richiesta che il   presidente Abu Mazen si appresta a presentare al Segretario generale   dell’Onu, Ban Ki Moon: riconoscere l’Autorità Palestinese come 194esimo stato   delle Nazioni Unite.Venerdì 23 settembre, a TV7, la   rubrica di approfondimento del Tg1,  mio reportage su “Linea verde”:   scene di vita quotidiana da un lato e dall’altro della linea che marca i   cosiddetti “confini del ‘67″, ovvero la linea dell’armistizio tra Israele e   Giordania tracciata nel 1949.Racconterò  tre casi   emblematici: Gerusalemme, col suo nuovo “treno leggero” che unisce la parte   est a quella ovest della città; Bartha, un villaggio arabo che per una beffa   della storia e’ tagliato in due da un confine invisibile; Sansana, una   piccola comunità religiosa ebraica nata sul lato israeliano e sviluppatasi   dall’altra parte.Nonostante Israele abbia fatto di   tutto per cancellare i segni fisici dei confini del ‘67,  44 anni dopo,   la linea verde ancora determina il tipo di amministrazione (civile o   militare) e lo status di chi vive da una parte o dall’altra. Claudio Pagliara | 


 
 
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