giovedì 6 ottobre 2011


"Pagine ebraiche" titola il numero di ottobre: "Un anno di incognite e speranze". Un titolo che certo si adatta bene anche a molti altri anni che lo hanno preceduto e a molti anni che lo seguiranno, e al quale vorremmo aggiungere: "e di realismo e di pazienza". Quest'anno, in particolare, dovremo augurarci che una ragionevole percezione delle incognite e dei limiti del possibile conduca la leadership israeliana e quella palestinese a compiere dei passi orientati a creare maggiore fiducia reciproca e attenti a evitare pericolose ricadute nel ciclo della violenza. La pace, si sa, si deve fare, con speranza e con timore, col nemico e non con l'amico – anche quando il nemico, oltre ai suoi interessi naturalmente antitetici ai nostri, rivela la sua natura compulsiva di bugiardo e di ciarlatano. La pace col nemico si deve tentare, con realismo, nonostante la dose di zeloti e di ciarlatani che infestano anche la nostra casa e causano gravi danni dall'interno. La pace col nemico si deve perseguire, con pazienza, nonostante l'orda di incompetenti e di ciarlatani che, senza sapere una parola di ebraico o di arabo, inquinano con i loro commenti le pagine e le onde elettroniche dei mezzi di comunicazione. Incognite, speranze, realismo e pazienza per l'anno appena iniziato.Sergio Della Pergola,
Università Ebraica di Gerusalemme, http://www.moked.it/

Nessun commento: