Israele, banca centrale manterrà i tassi invariati oggi
martedì 24 gennaio 2012
Le stime del consenso sono passate da un taglio di 25 punti base (al 2,50%) a nessuna variazione alla fine della settimana scorsa. Lo scorso mese la BOI ha lasciato invariati i tassi contro le aspettative di una riduzione di 25 punti base, dopo una doppia riduzione di 25 punti base (a settembre e a novembre). Da allora il sentiment del mercato globale è migliorato notevolmente mentre i dati economici negli Stati Uniti e in Cina hanno sorpreso al rialzo. Questo supporta la visione per cui i tassi rimarranno invariati. L’attività domestica e l’inflazione invece stanno rallentando e le prospettive dell’economia dell’eurozona rimangono piuttosto negative. Nel complesso, pensiamo che la banca centrale preferisce attendere considerato il miglioramento dello scenario, lasciando spazio a un ulteriore intervento futuro, se necessario. L’attività economica in Israele ha iniziato a rallentare sulla scia del calo della domanda estera. La crescita delle esportazioni è calata del 20% anno su anno nel corso dell’estate per diventare piatta a fine anno. Di conseguenza, la produzione industriale ha iniziato a calare da ottobre. Sul fronte del mercato immobiliare i prezzi hanno iniziato a scendere e questo trend continuerà probabilmente sulla scia di un iniziale aumento dei tassi e dell’implementazione di misure prudenziali. L’inflazione ha continuato a scendere, in ribasso al 2,2% anno su anno dal 4,2% a giugno, vicino alla media della fascia target della BOI, pari a 1-3%. Anche le aspettative dell’inflazione sono positive, dunque l’aumento dei prezzi non preoccupa la banca centrale per il momento. L’adozione di una politica monetaria espansiva non è stata di supporto alla valuta del paese, il nuovo sheqel israeliano (ILS). L’ampliamento del deficit commerciale, sulla scia del forte calo delle esportazioni, continuerà ad incidere sulla bilancia dei pagamenti. Anche gli sviluppi geopolitici potrebbero continuare ad incidere negativamente sul nuovo sheqel israeliano. Anche se l’ILS ha un track record di valuta difensiva nella regione EMEA in periodi di avversione per il rischio, prevediamo che sottoperformerà la nuova lira turca (TRY) e abbiamo consigliato all’inizio dell’anno posizioni lunghe sul cambio TRY/ILS. http://www.fondionline.it
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