lunedì 23 gennaio 2012

M.O., veicolo dell'esercito israeliano attaccato da palestinesi

Un mezzo dell'esercito israeliano è stato preso di mira da colpi di arma da fuoco palestinesi vicino a Ramallah, in Cisgiordania, nella notte tra sabato e domenica. Lo ha indicato un portavoce dell'esercito dello stato ebraico, che ha chiarito che l'agguato non ha provocato vittime. "Durante un pattugliamento di routine durante la notte, colpi di arma da fuoco sono stati sparati da palestinesi contro un veicolo militare senza provocare feriti. Il veicolo è stato leggermente danneggiato", ha precisato il portavoce. Gli attacchi palestinesi contro i soldati israeliani in Cisgiordania sono diventati rari dalla riforma dei servizi di sicurezza palestinesi realizzata dal primo ministro Salam Fayyad dal 2008. Le misure adottate da Fayyad hanno parallelamente determinato un calo dei raid israeliani nelle zone autonome controllate dai palestinesi.
Il Mufti Muhammed: “Uccidere gli israeliani è un dovere” - E' "dovere" dei palestinesi "combattere gli ebrei ed uccidere quei discendenti delle scimmie e dei maiali". La frase, sconcertante, è attribuita alla massima guida religiosa dei palestinesi, il Mufti Muhammed. E la reazione di Israele non si è fatta attendere: il ministro dell'energia Uzi Landau (del partito di estrema destra Israel Beitenu) ne ha chiesto l'incriminazione. "Occorre che la polizia conduca indagini e, se necessario, che ordini la sua incriminazione" ha detto alla radio militare.
Il quotidiano filo-governativo Israel ha-Yom dedica alla vicenda la prima pagina - Secondo il giornale il Mufti si è così espresso all'inizio del mese durante una cerimonia organizzata da al Fatah. "La risurrezione dei morti - ha detto, secondo il giornale - non avverrà fintanto che non sarà stata realizzata la prima fase di un vasto processo, ossia che i musulmani non abbiano ucciso quanti più ebrei possibile". Secondo Israel ha-Yom, il Mufti Muhammed Hussein "si è messo sullo stesso piano del suo predecessore Haj Amin al-Husseini, che durante il Mandato britannico in Palestina (1922-48,ndr) cooperò con i nazisti". Il giornale ha appreso che il ministro degli esteri Avigdor Lieberman ha dato istruzione agli ambasciatori del suo Paese che diano ampio rilievo alle parole del religioso palestinese. http://notizie.tiscali.it/

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