sabato 14 gennaio 2012



Un israeliano alla corte di Mancini

Sarà stato un po’ come essere un bambino che fa il suo primo ingresso in un parco giochi. Le attrazioni però non si chiamavano zucchero filato o autoscontro. Avevano nomi ben più esotici: Balotelli e Dzeko, Silva e Yaya Touré. Il meglio (o quasi) che il calcio europeo è oggi in grado di offrire agli appassionati di pallone. Mostri sacri che Nir Biton, 20enne centrocampista israeliano in forza all’Ashdod FC, ha avuto modo di osservare a stretto contatto nel corso di una sessione di stage appena conclusasi in casa del Manchester City. “Un’esperienza pazzesca” ha affermato il diretto interessato al ritorno in patria, ancora frastornato per le emozioni vissute alla corte di Roberto Mancini. Certo non sarà facile mantenere l’umiltà necessaria per farsi largo nel mondo del calcio dopo aver trascorso alcune settimane fianco a fianco con i big della Premier ricevendo peraltro i complimenti di sir Mancio in persona. Ma Nir non sembra aver perso la lucidità necessaria per imporsi ad alti livelli: “Vado avanti per la mia strada, a testa alta ma consapevole che devo fare ancora molto per diventare un top player”. La favola di questo talentuoso mediano, che ha già esordito con la casacca della nazionale ed è atteso dagli ultimi mesi di leva obbligatoria, potrebbe comunque non essere finita qui. “Vi assicuro che Nir non è andato in Inghilterra col pensiero di farsi una vacanza” ha affermato infatti il suo agente, Dudu Dahan, rivelando l’interesse dei dirigenti dei Citizens ad una prossima contrattualizzazione del suo assistito. E così Israele inizia a sognare.Adam Smulevich,http://www.moked.it/

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