domenica 5 febbraio 2012

Arturo Schwarz

Dialogo tra Israele e Palestina l'Impegno dell'Arte Diventa decisivo

Dunque non è vero che il conflitto israelo-palestinese provochi nell'opinione pubblica sempre e soltanto reazioni antagoniste, ideologiche, violente, ossessive, patologiche, tifoserie tutte prese a insultarsi e ferirsi offendendo insieme il buonsenso . Non è vero insomma che 22 anni di lavoro — tanto per fare un esempio — del Cipmo (Centro italiano per la pace in Medio Oriente, tra i fondatori Giorgio Napolitano, presidente onoraria Rita Levi Montalcini, instancabile tessitore Janiki Cingoli) non abbiano aiutato il dialogo. Tra israeliani e palestinesi, e anche tra chi quelle vicende ha a cuore e segue. Una tesi che mi sento di sostenere grazie a un episodio di queste ore.Il Cipmo di Milano è in grave difficoltà, i contributi delle istituzioni locali sono diminuiti di oltre il 50%. Già, la «merce» prodotta e messa sul mercato è astratta: si chiama pace, sogno, sfida.Un'esperienza unica in Europa: le prime grandi conferenze internazionali tra israeliani e palestinesi, tra l'89 e il '93; i seminari riservati tra Likud e Fatah; decine di incontri anche segreti, convegni. Ora si rischia di chiudere, inizia una campagna (www.cipmo.org/sostienici.html), il nostro Sette se ne occupa con un articolo e qualcuno si muove, senza appiccicarsi etichette politiche, senza faziosità. Lo fa per primo Arturo Schwarz, critico d'arte, grande collezionista,mecenate e insieme — come ama definirsi — «anarchico che crede nel dialogo e nei compromessi anche dolorosi». Organizza in collaborazione con la Casa d'Aste Porro di Milano e Moretti & Vitali Editori, un evento benefico a favore della fatica e dell'impegno profusi da Cingoli & C. in questi lunghi anni.Ma la cosa più sorprendente è la risposta di artisti e collezionisti che finora hanno donato oltre quaranta opere: le firme vanno da Alik Cavaliere a Man Ray, Arnaldo Pomodoro, Stefano Levi Della Torre, Renzo Margonari, Ugo Nespolo, Maria Mulas, Emilio Isgrò... Alla faccia delle bandiere israeliane bruciate, dell'islamofobia, di tutti i nostri militanti da curva sud.Stefano Jesurum - Corriere della Sera, 03 Febbraio 2012

Nessun commento: