Israele: arriva la 'Marcia delle sgualdrine'
(ANSAmed) - ROMA, 12 MAR - Un'orda di donne mezze nude sta per invadere le strade israeliane. Prima Tel Aviv (il prossimo venerdì), poi Haifa e infine persino la santa Gerusalemme. La 'marcia delle sgualdrine' è un'iniziativa del movimento femminista internazionale, lanciata in Canada e già replicata in Europa, Australia, Asia. Le donne sono invitate a rivendicare la propria sessualità e libertà di scelta scendendo in piazza in biancheria e abitini succinti: vestite da 'sgualdrine', appunto.«La marcia ha un intento provocatorio - spiega ad ANSAmed Tzafi Saar, editorialista di Haaretz, per cui scrive una rubrica settimanale sul femminismo -, un po' come il Gay Pride. Poter camminare per la strada quasi svestite non è il problema numero uno delle femministe israeliane. Ma è un segnale: noi donne non dobbiamo nascondere la nostra sessualità come invece spesso la società ci chiede». «Una minigonna - aggiunge Saar - non è un sì. E' solo una minigonna. In tanti non l'hanno ancora capito». In Israele, in particolare, la libertà dei costumi femminili si scontra contro le interpretazioni più rigide delle prescrizioni religiose e della tradizione, di cui gli ultra-ortodossi sono alfieri. «Da alcuni mesi c'è un ampio dibattito nel Paese sul fatto che i religiosi vorrebbero tenere le donne ai margini della vita pubblica. Tutto è partito dalla questione degli autobus: nei quartieri religiosi le donne vengono forzate a sedersi in fondo, per lasciare i primi posti agli uomini. Un comportamento contrario alle leggi israeliane, ma che troppo spesso viene tollerato dalle autorità». L'influenza degli haredim (gli integralisti religiosi) sulla società israeliana è crescente: «Basta guardare i dati demografici. Gli ultra-ortodossi fanno molti figli: in città come Gerusalemme o Beit Shemesh sono loro a dettare le regole».
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