sabato 14 aprile 2012

Barbara e il suo viaggio della speranza“Ho bisogno di aiuto per combattere la SLA”

La giovane maceratese dovrà sottoporsi ad un costoso trattamento in Israele.

La Sla è una malattia senza cuore. Non che ne esistano di magnanime ma la sclerosi laterale amiotrofica si prende gioco dei malati, sospende la loro esistenza, si impossessa dei movimenti, delle azioni più semplici e scontate quali il parlare, il camminare, l’afferrare e costringe il malato in una dimensione temporale sospesa che nulla a che fare con le ore e i minuti. Lo scorrere dei giorni è scandito solamente da trattamenti, visite e piccoli, a volte impercettibili passi in avanti della ricerca verso una soluzione. Non c’è giorno, non c’è notte, c’è solo speranza, filo leggerissimo che tiene in vita.Proprio la speranza guiderà Barbara Giuggioloni, 37enne maceratese che un anno fa ha scoperto di avere la Sla, fino ad Israele e all’ Hadassah Medical Center dove sta andando avanti una sperimentazione basata sulla tecnologia “NurOwn”.................Si è rivolta quindi ad un dottore israeliano, incontrato a Montegranaro, il quale le ha parlato della sperimentazione attraverso il trapianto di cellule staminali, riaccendendo in lei la forza di trovare un modo per continuare a vivere. «Voglio andare in Israele, farmi visitare e parlare con un dottore per capire se davvero posso rientrare nella sperimentazione e quante possibilità ci sono che il trattamento possa risolvere qualcosa. Hanno completato la prima fase e hanno testato questa nuova tecnologia che trasformerebbe le cellule staminali del mio midollo in cellule terapeutiche che poi rimetterebbero nel mio corpo. Per ora sembra che funzioni.http://www.cronachemaceratesi.it/2

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