domenica 27 maggio 2012

"Addio Sabatino, la tua indignazione non sarà dimenticata"


Il presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna ha dichiarato:
“Hitler, non ce l’hai fatta a farmi fuori. Sabatino Finzi è ancora qui, come mio figlio Giorgio e come mio nipote”. Questo bigliettino, lasciato tra le pietre del Muro del Pianto a Gerusalemme, racconta meglio di tante altre parole la figura di Sabatino Finzi, un'altra grande voce di Memoria cui abbiamo dato oggi l'ultimo commosso saluto. Catturato in occasione del rastrellamento del 16 ottobre 1943 al quartiere ebraico di Roma, Finzi era stato il più giovane e unico minorenne di quel gruppo a fare ritorno a casa dai lager nazisti. Straordinario e sofferto l'impegno per la testimonianza, un percorso di ricordi, dolore e indignazione che non dimenticheremo mai e che, a fianco di tutti gli altri testimoni ancora in vita, ci impegniamo a trasmettere alle nuove generazioni. Che il suo ricordo sia di benedizione".http://www.moked.it/
Sabatino Finzi 7/7 – Vivere con un ex deportato
La moglie di Sabatino è anche lei un ebrea romana. Ai tempi del rastrellamento era bambina. Ha perduto il fratello, la cognata, il nipote di nove mesi e la nipote di otto anni. Si è salvata insieme alla sua famiglia perché erano sfollati a Fiano Romano. Sposare e vivere con un ex deportato non è stato sempre facile ma fra lei e Sabatino c’è stato sempre moltissimo affetto. Solo che non è mai riuscita ad andare in Germania e nemmeno sulla neve: Sabatino non vuole rivivere nulla. VIDEO: http://www.memoro.org/it/Sabatino-Finzi-7-7-%96-Vivere-con-un-ex-deportato_7209.html

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