giovedì 31 maggio 2012

Crisi Iran.Israele accusa Teheran di preparare un nuovo Olocausto

Il Capo dello Stato israeliano Shimon Peres ha espresso un avvertimento ben chiaro al suo omologo tedesco Joachim Gauck: l'Iran starebbe preparando un "nuovo olocausto".

29 maggio 2012-http://www.articolotre.com/ "Sebbene il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad neghi l'Olocausto, egli ne sta preparando uno nuovo" parola del Capo dello Stato israeliano Shimon Peres, che ha voluto lanciare questo monito direttamente al suo omologo tedesco, Joachim Glauck, arrivato oggi in Medio Oriente per una visita ufficiale in Israele e nei Territori palestinesi. In un'intervista pubblicata oggi da "Haaretz"m Gauck ha ammesso di essere a sua volta molto preoccupato per i progetti nucleari dell'Iran, e soprattutto "dalle dichiarazioni dei suoi leader che contengono minacce concrete verso Israele, e anche minacce potenziali per tutta la Regione e per l'Europa".Nell'intervista Gauck ha ancher espresso forte fiducia che le sanzioni internazionali possano servire a trovare una soluzione negoziata con Teheran che possa quindi permettere di evitare una guerra potenzialmente disastrosa per tutti. Il Capo dello Stato tedesco ha poi voluto prendere le distanze dal poema con cui lo scrittore Guenther Grass ha di recente accusato Israele di rappresentare una grave minaccia per la pace mondiale. Gauck nel corso della sua visita ha in programma incontri politici con il premier Benyamin Netanyahu a Gerusalemme e poi con la leadership palestinese a Ramallah. In Israele incontrerà anche lo scrittore David Grossman ed una delegazione di ex sportivi che facevano parte della squadra israeliana attaccata nel 1972, nel corso delle Olimpiadi di Monaco, da un commando palestinese di Settembre nero. L'attacco terroristico si concluse con la uccisione di 11 atleti israeliani, di cinque membri del commando e di un agente tedesco. Dalle parole di Peres si può quindi capire il nervosismo che regna sovrano in Israele in merito alla crisi nucleare iraniana. Il ministero degli Esteri di Teheran ha ribadito oggi che la politica delle pressioni internazionali sull'Iran possono far deragliare il negoziato sul proprio pacifico programma nucleare cui l'Iran non vuole rinunciare. "Se non cessano di esercitare pressioni e di parlare da una posizione di superiorità, il negoziato non funzionerà", ha detto il portavoce del dicastero, Ramin Mehmanparast, riferendosi alle potenze del 5+1 nella conferenza stampa settimanale a Teheran trasmessa in tv. Ribadendo una richiesta iraniana, Mehmanparast ha detto fra l'altro che "i nostri diritti dovrebbero essere riconosciuti ufficialmente". "Non arretreremo sui nostri diritti che comprendono la gestione dell'intero ciclo del combustibile nucleare per attività pacifiche" ha insistito ancora Memanparast. La sensazione quindi è quella di un nuovo deterioramento della situazione internazionale.

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