mercoledì 9 maggio 2012

Israele, il governo si allarga: entra “Kadima”. “E la guerra all’Iran si avvicina”

«Bibi» lo chiedeva da qualche giorno. E non ne faceva tanto mistero. «Partiti d’opposizione uniamoci, mettiamo da parte le divergenze e stringiamoci attorno agl’interessi del Paese, prepariamoci al meglio contro l’Iran». Poi, certo, di là – dalle parti dei laburisti e dei progressisti di Kadima gli avevano risposto picche. Quindi la mossa del premier Netanyahu: annunciare le elezioni anticipate a settembre di quest’anno. Elezioni che, secondo i sondaggi, avrebbe stravinto. E così di là qualcosa s’è mosso. Non una scossa, ma un vero e proprio terremoto politico.Kadima, l’unico partito in grado di mettere in difficoltà Netanyahu, ha deciso ieri di entrare nella coalizione di governo. La più grande della storia d’Israele: 94 deputati su 120 saranno tutti filogovernativi. E tutto per preparare al meglio – e senza intoppi parlamentari – il possibile confronto militare con l’Iran. Niente elezioni anticipate, quindi.Stavolta, secondo più di un analista israeliano, si fa sul serio. Shaul Mofaz, diventato numero uno del partito dopo aver battuto l’ex premier Tzipi Livni, diventerà vicepremier. Mofaz è, guarda caso, di origine iraniana. Ma anche ex capo di Stato maggiore dell’esercito israeliano. Con l’ingresso nel governo Mofaz sarà ammesso nel Consiglio di difesa, il vero governo del Paese (composto dagli otto ministri principali), dove vengono prese le decisioni più critiche del Paese. In una conferenza stampa congiunta, Netanyahu e Mofaz hanno spiegato la loro repentina intesa con la necessità di garantire al Paese una maggiore stabilità fino alla scadenza originale della legislatura, nel novembre 2013.«Una tornata elettorale non fermerà il programma nucleare di Teherano», ha spiegato il ministro per l’Ambiente, Gilad Erdan. «Se viene presa la decisione di attaccare sarà meglio avere un fronte politico ampio, che unisca».http://falafelcafe.wordpress.com/

Nessun commento: