venerdì 18 maggio 2012

università di Tel Aviv

In Israele Yom Ha'atzmauth, la festa dell'Indipendenza, si celebra secondo la data ebraica, il 5 del mese di Yiar. Nel 1948, quando David Ben Gurion dichiarò l'indipendenza di Israele, il 5 di Yiar era la sera del 14 maggio e durava fino alla sera del 15. Per questo, la data dell'indipendenza generalmente nota nel mondo è il 15 maggio. Nel corso degli ultimi anni nella comunità della minoranza dei cittadini arabi in Israele è nato il culto della Nakhba, ossia del disastro. La vittoria degli uni sarebbe stata la disfatta degli altri, e nel giorno della gioia degli uni, gli altri rimpiangono tutto quello che hanno perso. Così l'altroieri, nella data storica del 15 maggio, davanti all'università di Tel Aviv un migliaio di manifestanti ha evocato la tragedia degli arabi palestinesi – sia detto per inciso, in gran parte avvenuta per propria iniziativa, insipienza e intransigenza. Ci sono state delle controproteste, ma la dimostrazione è passata senza gravi incidenti. Notiamo allora l'ampia base di libertà d'opinione che ancora esiste nella società israeliana. E chiediamo ai critici di Israele se a loro risulta che il 20 settembre siano autorizzati cortei di Papalini contro la Nakhba di Porta Pia. O se il 22 marzo gli austriaci possano manifestare a Milano contro la Nakhba delle Cinque Giornate. O se l'11 luglio i realisti francesi possano dimostrare a Parigi contro la Nakhba della presa della Bastiglia.Sergio Della Pergola,Università Ebraica Gerusalemme http://www.moked.it

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