lunedì 24 settembre 2012


Commando all'attacco tra Egitto e Israele Il raid fa quattro morti

 Un'ennesima incursione dal Sinai, che minaccia di riaccendere la tensione fra Israele e il nuovo Egitto dei Fratelli Musulmani, è sfociata ieri nel sangue a ridosso del confine fra i due Paesi: con la morte di un soldato israeliano e di tre assalitori di nazionalità per ora incerta, incluso un attentatore imbottito d'esplosivo. L'episodio è stato innescato dall'azione d'una cellula partita dalla penisola egiziana, penetrata in territorio israeliano in una zona montagnosa dove ancora non è stata completata la barriera di confine costruita a ritmo serrato dallo Stato ebraico. Con un agguato alle postazioni di frontiera israeliane, il gruppo si è mosso mentre alcuni militari soccorrevano una quindicina di immigrati africani che tentavano di guadagnare il confine, e ha aperto il fuoco. Alla prima raffica, è caduto ucciso il militare israeliano Nethanel Yahalomi, un artigliere di 20 anni. Ne è seguita una furiosa sparatoria, durata 15 minuti, al culmine della quale uno degli attaccanti è saltato in aria (un proiettile ha colpito il potente ordigno che aveva addosso) e altri due sono stati pure uccisi. Un secondo soldato israeliano è rimasto invece ferito, in modo non grave. «Siamo riusciti a sventare un attacco di dimensioni ancor più serie», ha commentato più tardi, quasi con sollievo, il portavoce militare, colonnello Yoav Mordechai, riferendosi alla quantità e alla qualità delle armi trovate in dotazione agli infiltrati: kalashnikov, abbondanza di munizioni, ordigni, corpetti esplosivi, lanciarazzi. Secondo notizie ufficiose, esperti dell'intelligence del Cairo sono stati autorizzati a esaminare i cadaveri nel quadro di un tentativo congiunto di verificare chi possa aver ordito l'attacco e di rivitalizzare la cooperazione fra i due Paesi, ai minimi termini da quando al potere ci sono i Fratelli Musulmani. I media egiziani ipotizzano intanto che anche l'attacco di ieri possa essere stato condotto da salafiti palestinesi, giunti dalla Striscia. Da Gaza, però, la leadership di Hamas lo ha recisamente smentito. http://www.ilgiornaledivicenza.it/

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