lunedì 24 settembre 2012
Marv Kessler, un guru del basket dalla battuta pronta che
nei suoi cinquant’anni di carriera (trascorsi tra liceo, università e
Nba) ha contribuito a diffondere i principi del gioco, se ne è andato
all’età di 82 anni: gli era stato diagnosticato un tumore molti anni fa
ed è morto mercoledì al NYU Medical Center, secondo quanto riportato da
alcuni amici di lunga data.maestro di basket —
Kessler si è laureato a North Carolina State nel 1958, dopo aver
disputato tre stagioni nella squadra di basket dell’università: ha
allenato alla Martin Van Buren High School nella contea del Queens, a
New York, dove risiedeva. Nel 1972 ha ottenuto l’incarico di capo
allenatore alla Adelphi University, a Long Island: nelle sei stagioni
alla guida dei Panthers, Kessler ha chiuso con un record di 88-60. Dal
1979 al 1981, Kessler ha ricoperto il ruolo di assistente a Davidson,
per poi cominciare a lavorare nella Nba come osservatore per Detroit,
Washington, Portland e Sacramento: per un breve periodo ha allenato
l’Hapoel Holon, squadra del campionato israeliano. La fama di oratore di
Kessler durante i clinic, nei quali sfruttava il suo senso
dell’umorismo e i principi fondamentali del basket per comunicare il suo
pensiero, si è diffusa per tutta la nazione: le sue varie
partecipazioni al celebre Five-Star Basketball Camp sono ormai
leggendarie, grazie al lavoro che portava avanti con i singoli giocatori
e alle conferenze nelle quali riusciva a insegnare e a far divertire i
partecipanti all’evento.ironia al potere —
Kessler apparteneva senza dubbio alla vecchia scuola del basket:
insisteva sull’importanza della preparazione fisica e della disciplina,
studiava i punti deboli degli avversari e pungolava i propri giocatori
nel tentativo di aiutarli a migliorare, rimproverandoli quando pensava
che fosse utile farlo. Ma lo faceva con la bravura di un attore di
cabaret: un autentico talento delle Catskill Mountains che riusciva a
combinare John Wooden con Jackie Mason. "Conosco Marv da 40 anni, da
quando io ne avevo 14 - ha dichiarato ieri Tom Pecora, coach di Fordham
-. Erano proprio il suo pensiero creativo e il suo senso dell’umorismo
quando si parlava di basket a renderlo così speciale, per me e per molte
altre persone. Quello che è riuscito a fare è ineguagliabile". Negli
ultimi vent’anni, Kessler è riuscito a ricostruirsi una carriera: è
stato assunto da molte università e allenatori Nba per presenziare ai
loro allenamenti e dare qualche consiglio su come renderli più efficaci.
Kessler, che nel 1960 ha conseguito un master alla Columbia University,
è stato inserito nella Hall of Fame della Adelphi University nel 1997:
lascia sua moglie, Irene e le sue figlie Andrea e Gayle. La cerimonia
funebre si terrà oggi alle 10 (ora locale) presso la Sinai Chapel di
Flushing.nba.com.http://www.gazzetta.it/
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