Viagra Judaica Style
A ora di colazione, Shoshana Abramovitz chiede al marito: “Ti piacerebbero due begale e una paio di huevos enhaminados, o forse delle aringhe, o magari forse un pò di miz di pompelmo o del tè? “
“Grazie tesoro, ma non ho fame adesso. Sai è questo Viagra “ dice Moishe “ che mi toglie l’appetito. “
All’ora di pranzo Shoshana gli chiede: “ Ti va una ciotola di funghi, una zuppa d’orzo o magari un sandwich con pastrami o magari qualche latkes di patate?”Moishe ringrazia, ma “Sai è il Viagra,” le dice, “mi uccide il desiderio di cibo.”All’ora di cena, Shoshana lo implora: “Dai, mangia qualcosa, vuoi uno shnizel di pollo, una deliziosa Kugel? O forse un po di ‘flanken o almeno un brodino di pollo?”E un’altra volta Moishe rifiuta ancora: “sai deve essere proprio il Viagra ... io ancora non ho fame. ““Beh,” dice Shoshana “In questo caso, ti dispiacerebbe lasciarmi andare almeno per un pò? IO, sto morendo di fame!”
Massime ebraiche
- Se non è possibile dire qualcosa di bello, ditelo in yiddish.
- Se ha un buon sapore, probabilmente non è kosher.
- L’ottimista vede la ciambella, il pessimista vede il buco.
- Perché rovinare un buon pasto con una bella mancia?
- Venti per cento di sconto è un affare, il 50% è una mitzvah.
- Qualsiasi cosa valga la pena di dirlo, vale la pena di ripeterlo mille volte.
- Il prossimo anno a Gerusalemme. L’anno dopo che ne dite di una bella crociera? (magari non Costa)
- Non lasciare mai un ristorante a mani vuote.
- Prima di leggere il menu, leggere i prezzi.
- Nessun pranzo è veramente completo senza che restino avanzi.
- Se dovete chiedere prima il prezzo, non ve lo potete permettere. Ma se potete permettervelo, assicuratevi di dire a tutti quanto lo avete pagato.
- L’unica cosa più importante della buona educazione è un buco per parcheggiare vicino al cinema di sabato sera. Sullam n.97
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