- I -Moishe Abramovitz è ormai sul letto di morte, debolissimo, con gli occhi ormai chiusi, con un filo di voce chiede:“Rif..ka, rif..ka, amore mi..o, dove sei?” “qui a fianco a te amore mio!” “e Itz..hak, dov’è il no...stro it.zhak?” “qui, sono qui vicino a te papà!” “e....sho..shana, la mia sho..shanina...dove è sho..shana?” “qui papà, sono qui vicino a te!” “e rub..en, il mio picco..lo figlio..lo, dove...è ru...ben?” “qui papino mio, a fianco ate, non ti preoccupare! Siamo tutti qui vicino a te!” ed il vecchio Moishele, con un ultimo sospiro,con il filo di voce che gli rimane,mormora: “e...allora...chi...è..ri..masto..in...ne..go..zio?!”
II - Moishe Abramovitz torna a casa e trova Rifka, sua moglie a letto con il suo migliore amico Itzhac, li guarda e poi dice: “Itzhak, perchè? perchè? Io devo, ma tu....”
III- Moishe Abramovitz torna a casa e trova Rifka, sua moglie a letto con l’amante,li guarda e poi dice: “Rifka, Rifka, dovresti vergognarti! Si comincia così e si finisce per fumare di shabat!” Sullam n. 95
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