domenica 28 ottobre 2012
MedFilm Fest: Israele e suoi nodi irrisolti in documentario
di Virginia Di Marco)
(ANSAmed) - Roma, 25 ott - ''Il nostro Stato puo' essere
ebraico e democratico alla stesso tempo? Secondo voi c'e' una
contraddizione?''. E' quello che chiede un insegnante di liceo
israeliano ai suoi studenti: una classe particolare, formata da
soldati che devono recuperare alcuni esami per potersi
diplomare. Tra questi, c'e' l'esame di 'Diritti civili'.Silvina Landsmann, regista israeliana, ha filmato le lezioni,
scandite da veementi dibattiti tra i militari e il docente, e
tra i gli stessi ragazzi. Il risultato e' 'Soldier/Citizen' un
documentario realizzato con pochissimi mezzi, ma dai contenuti
interessanti, proiettato in questi giorni alla Casa del Cinema
di Roma, nell'ambito del MedFilm Festival, appuntamento annuale
con il miglior cinema euro-mediterraneo.
Le questioni che infiammano la discussione tra gli studenti
sono diverse: l'esenzione degli ultra-ortodossi e degli arabi
dal servizio militare (obbligatorio per tutti gli altri in
Israele, tre anni i maschi e due le femmine), la scarsa
solidarieta', e a volte l'ostilita', che una certa fetta di
popolazione israeliana - liquidata come 'smolani', 'sinistrorsa'
dai ragazzi - riserva ai militari. Ma soprattutto e' il tema
della natura dello Stato d'Israele, democratico ed ebraico,
appunto, a scaldare gli animi. Un dibattito annoso e che negli
ultimi tempi e' tornato prepotentemente in auge sulle pagine dei
giornali israeliani.
Nel 2011 il ministro degli Esteri di Tel Aviv, Avigdor
Liebermann, aveva sponsorizzato una legge che vincolava
l'ottenimento della cittadinanza israeliana a un giuramento di
fedelta' allo Stato 'ebraico e democratico'. ''Nessuna
cittadinanza senza fedelta''' era lo slogan adottato dai
sostenitori del provvedimento. Mentre i detrattori - arabi
(ormai un quarto della popolazione d'Israele) e organizzazioni
per i diritti civili in testa - protestavano.Il documentario della Landsmann non fornisce,
comprensibilmente, una risposta a questo interrogativo che pende
come una spada di Damocle sul futuro d'Israele. Il film si
conclude con la consegna dei diplomi ai soldati, lasciando che
nella testa degli spettatori le domande continuino a girare,
pesanti.
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