mercoledì 28 novembre 2012

Germania votera' contro stato palestinese

La Germania non sosterrà la richiesta del leader palestinese Abu Mazen all'Onu per elevare lo status della 'Palestina a Stato non membro osservatore'. Lo riferisce il portavoce del governo tedesco. Il ministro degli Esteri britannico William Hague ha annunciato che Londra si asterrà sulla richiesta del leader palestinese Abu Mazen di riconoscimento della 'Palestina come Stato non membro osservatore' all'Onu. Parlando alla Bbc, Hague ha dichiarato che la Gran Bretagna chiede ai palestinesi di rispettare tre condizioni. Le tre condizioni poste da Londra per votare a favore sono: l'astensione dalla richiesta di entrare nella Corte Penale di Giustizia e nella Corte Internazionale di Giustizia, una ripresa immediata e senza condizioni dei negoziati di pace e che la risoluzione dell'Assemblea Generale non chieda al Consiglio di Sicurezza di seguirne le mosseA FAVORE SPAGNA, FRANCIA E SVIZZERA - La Spagna voterà in favore della richiesta palestinese di ottenere all'Onu la status di Stato non membro osservatore. Lo ha confermato il ministro degli esteri Josè Manuel Garcia-Margallo, secondo quanto scrive la stampa spagnola online. "Domani, la Spagna voterà sì alla richiesta palestinese per coerenza con la nostra storia e perché crediamo che sia la soluzione più adeguata per avvicinarci alla pace", ha dichiarato Margallo in Parlamento. Il ministro ha spiegato che l'esecutivo di Mariano Rajoy avrebbe preferito non si arrivasse al voto in Assembea Generale delle Nazioni Unite, "perché ciò avrebbe significato passi avanti nei negoziati di pace come aveva suggerito il Quartetto" Ue, Usa, Onu e Russia. Margallo ha quindi criticato l'incapacità dell'Unione Europea di giungere ad una posizione comune. Il capo della diplomazia spagnola ha esortato, inoltre, l'Autorità Palestinese a utilizzare con "parsimonia" il nuovo statuto che probabilmente acquisirà e di evitare di denunciare Israele di fronte alla Corte Penale Internazionale. Allo stesso tempo Margallo ha chiesto alle autorità israeliane di nno reagire al nuovo status palestinese asfissiando economicamente l'Autorità Palestinese e intensificando la politica di espansione dei territori occupati in Cisgiordania. La Francia voterà in favore della concessione dello status di 'paese osservatore non membro' per la Palestina all'Onu. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Laurent Fabius. Fabius ha ricordato la "posizione costante" di Parigi in favore del riconoscimento di uno stato palestinese, fin dal discorso del 1982 dell'allora presidente, Francois Mitterrand. Fabius, parlando davanti ai deputati in Assemblea nazionale, ha quindi annunciato formalmente che la Francia voterà "sì" alla risoluzione Onu sulla Palestina come stato osservatore non membro. La decisione di Parigi amplifica la prospettiva di una nuova spaccatura fra i Paesi Ue su un importante dossier di politica estera. La Svizzera "voterà a favore" della richiesta palestinese diventare Stato non membro osservatore all'Onu. Lo ha annunciato oggi a Berna il ministro degli esteri svizzero Didier Burkhalter. Secondo il governo di Berna, la modifica di status all'Onu – da entità con statuto di osservatore a Stato osservatore – "consentirà di dare un nuovo impulso alla proposta di soluzione a due Stati in vista dei negoziati di pace israelo-palestinesi". Il governo svizzero aveva già definito la sua posizione in merito alla richiesta palestinese la settimana scorsa, ma la decisione, già trapelata nei giorno scorsi, è stata ufficialmente resa nota solo oggi.VOTO PALESTINESE, NEI TERRITORI ISRAELE ELEVA ALLERTA - L'esercito israeliano ha elevato lo stato di allerta in Cisgiordania nell'imminenza del voto sulla Palestina alle Nazioni Unite. Fonti militari, citate dalla stampa, hanno riferito che in occasione del voto in diverse città palestinesi della Cisgiordania si svolgeranno manifestazioni politiche. Il timore di Israele è che manifestazioni popolari possano poi puntare verso "punti di frizione" con gli insediamenti ebraici vicini. Ragion per cui è stato deciso di rafforzare la presenza militare sul terreno. Un netto aumento degli incidenti sulle principali arterie della Cisgiordania è stato avvertito di recente anche in concomitanza con la 'Operazione Colonna di Nuvola' lanciata da Israele a Gaza contro Hamas, in reazione a fitti lanci di razzi sul Neghev.http://www.ansa.it/

 

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