sabato 10 novembre 2012
(AGI) - Roma, 9 nov. - Il conflitto siriano, che da tempo sta
gia' generando tensioni con la Turchia, rischia di accendere
una pericolosa scintilla anche con Israele. Per la prima volta
il governo dello Stato ebraico ha lanciato un avvertimento a
Bashar al-Assad a causa dei proiettili esplosi nelle battaglie
con i ribelli, che per errore cadono sulle alture del Golan, la
regione montuosa strappata da Israele proprio alla Siria nella
guerra dei Sei giorni, nel 1967. "Il regime siriano e'
responsabile di cio' che sta avvenendo lungo il confine", ha
detto il vicepremier Moshe Yaalon in un comunicato. "Sapremo
come difendere i cittadini dello Stato di Israele e la nostra
sovranita'", ha aggiunto minaccioso.Intanto prosegue l'esodo di massa verso la Turchia, che
ospita ormai 120mila siriani. E si registra anche la piu'
ingente diserzione di massa avvenuta da molti mesi: la notte
scorsa hanno varcato il confine 8mila persone, tra le quali 26
ufficiali dell'Esercito, due generali, undici colonnelli, due
tenenti colonnelli, altrettanti maggiori, quattro capitani e
cinque tenenti. Hanno attraversato il confine con la provincia
turca di Hatay, nell'Anatolia meridionale, insieme alle
rispettive famiglie e a decine di soldati di fanteria, per un
totale di 71 persone.In una intervista in tv Bashar al-Assad ha affermato che
"se un presidente deve restare o andarsene e' una questione che
riguarda il popolo, e l'unico modo in cui la si puo' decidere
e' per mezzo delle urne elettorali". Il presidente siriano ha
anche sparato a zero contro il primo ministro turco Recep
Tayyip Erdogan, uno degli statisti piu' ostili al suo regime,
liquidandolo come un megalomane che si crede "il nuovo sultano
ottomano" e "un califfo", ansioso di dominare l'intero Vicino
Oriente e disposto a favorire i Fratelli Musulmani pur di
rimanere in sella, lui che guida un partito flo-islamico."Erdogan di se' pensa di essere il nuovo sultano dell'Impero
Ottomano", afferma il presidente siriano, "e di poter
controllare la regione come avveniva appunto nell'Impero
Ottomano, ma sotto un nuovo ombrello. Dentro di se'", rincara
la dose Assad, "si sente un califfo".
Una manciata di chilometri a sud di Damasco un'autobomba ha
ucciso almeno quattro persone, mentre nel nord al confine con
la Turchia almeno 25 membri delle forze di sicurezza di Assad
sono morti in un attacco dei ribelli.http://www.agi.it/
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