lunedì 3 dicembre 2012
C'entra la politica filo-americana del
governo, ma anche gli accordi di Monaco del 1938 e una lunga vicinanza a Israele
La
Repubblica Ceca è stata uno dei 9 stati che giovedì hanno votato contro l’ammissione
della Palestina alle Nazioni Unite come “stato osservatore non
membro”, l’unico di tutta l’Unione Europea. Si è trattato solo dell’ultima
manifestazione di una stretta alleanza diplomatica tra Repubblica Ceca e
Israele che dura da molto tempo. Anche un anno fa, ad esempio, la Repubblica
Ceca aveva votato
contro l’entrata della Palestina nell’UNESCO. Durante
l’operazione Piombo Fuso, nel 2008-09, era stato l’unico paese europeo a
sostenere il diritto di Israele a difendersi. Una posizione sostenuta anche in
occasione della guerra in Libano nel 2006. Insomma: la Repubblica Ceca è
considerata uno dei più fedeli alleati
di Israele in Europa.
Certamente influiscono su queste scelte il
fatto che l’attuale governo di centrodestra sia vicino alla politica estera
statunitense (oltre che a quella dei cosidetti “euroscettici”). Appoggiare
Israele, in realtà, è anche un modo per restare vicino agli Stati Uniti, un
altro dei nove paesi che hanno votato contro nella recente votazione alle
Nazioni Unite. Ma la vicinanza dei cechi ad Israele risale addirittura agli
anni ’20, quando uno stato ebraico in Palestina ancora non esisteva.E a voler andare ancora più indietro, il
motivo di questa solida alleanza ha le sue radici nella storia. Già nel Medioevo e nei secoli
successivi quella che oggi chiamiamo Repubblica Ceca, la Boemia, era un paese
multiculturale. Apparteneva al Sacro Romano Impero, ma si trovava al confine
con l’Europa orientale. Aveva una popolazione in parte di lingua tedesca e in
parte di lingua ceca, cioè slava. Era presente una forte comunità ebraica,
divisa anch’essa tra ebrei di lingua germanica e slava.A causa di questo clima multiculturale, le
antiche élites boeme erano animate da sentimenti antisemiti
molto meno intensi che nei paesi confinanti, come la Polonia ad esempio. Gli
ebrei all’epoca erano molto integrati con il mondo dell’industria, dell’arte,
della scienza e della finanza. All’epoca della prima repubblica (che all’epoca
comprendeva anche la Slovacchia che si sarebbe poi separata dopo la caduta del
muro di Berlino), nata in seguito alla fine dell’impero austro-ungarico dopo la
fine della Prima Guerra Mondiale, il clima nel paese era di vero e proprio
filo-sionismo.Il primo presidente del nuovo stato, Tomáš Garrigue Masaryk, appoggiò la creazione di
uno stato ebraico in Medio Oriente e fu tra i primi capi di stato a visitare
negli anni Venti la Palestina Britannica, dove all’epoca stavano cominciando ad
insediarsi numerose comunità ebraiche. In riconoscenza del suo contributo alla
nascita di Israele, a Tel Aviv gli è stata dedicata una piazza. La prima
repubblica cecoslovacca ebbe una vita molto breve: in seguito agli accordi di
Monaco negli anni ’30 il piccolo stato fu, praticamente, ceduto senza contropartite
alla Germania nazista in cambio della pace.In sostanza, con la conferenza di Monaco, una
larga parte della Repubblica Ceca abitata da cechi di lingua tedesca fu ceduta
alla Germania. Nei mesi successivi l’Ungheria fascista si annetté altri
territori cecoslovacchi e alla fine il poco che rimaneva divenne un
protettorato tedesco. Tutto questo avvenne prima che scoppiasse la Seconda
Guerra Mondiale e con il consenso di Francia e Regno Unito.Questi eventi, fondamentali ancora oggi per i
cechi, hanno portato il paese ad avere una sfiducia naturale nella capacità
della comunità internazionale di risolvere i conflitti con la diplomazia.
Inoltre è possibile che la Repubblica Ceca si identifichi con Israele: in
questa visione, Israele sarebbe l’unica democrazia circondata da stati
autoritari che ne minacciano l’integrità, proprio come la piccola repubblica
negli anni Trenta.Si tratta di una teoria che sembra confermata
dagli avvenimenti degli anni successivi. Nel 1948, dopo il ritorno
all’indipendenza in seguito alla fine della guerra, la Cecoslovacchia fu uno
dei primi paesi a riconoscere lo stato di Israele, ma lo stesso anno fece anche altro. Come ad esempio violare l’embargo e
spedire 10 mila fucili e quasi cento aerei da combattimento, più munizioni e
altre armi ancora, per permettere a Israele di difendersi nella prima, e più
difficile, delle guerre arabo-israeliane. Israele ricambiò il favore nel 2004,
concedendo le sue basi ai piloti cechi per addestrarsi in vista della missione in
Afghanistan.http://www.kolot.it/
Etichette:
La storia questa sconosciuta
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento