domenica 2 dicembre 2012
La stragrande maggioranza della rassegna odierna è dedicata al
riconoscimento da parte dell’Onu dello Stato di Palestina, con notevole
varietà di posizioni. Si va da Il Fatto Quotidiano che con Palombi e Zunini titola “La Palestina all’Onu. E l’Italia fa arrabbiare Israele” all’Unità che racconta come la posizione italiana sia passata dall’astensione a un sì sofferto. Francesco Battistini, sul Corriere della Sera, raccoglie alcune reazioni e posizioni israeliane. Sul Sole24 ore
Ugo Tramballi sottolinea invece come la differenza fra la essere una
“entità osservatrice” e uno “Stato osservatore” sia molto piccola ma
indubbiamente rappresenta un passo verso la piena indipendenza.
Prevalentemente negative le reazioni raccolte: l’ambasciatore d’Israele a
Roma Naor Gilon, intervistato dalla Nazione, sostiene che questa scelta aumenterà le tensioni e rischia di creare le premesse per nuove violenze. Con Francesca Paci de La Stampa ammette: “Ho avuto giorni migliori”. Non usa mezze parole Fiamma Nirenstein su Il Giornale, quando scrive di un atto di “prepotenza politica” e di “scelta istituzionalmente sconvolgente”, mentre sulla stessa testata
Vittorio Dan Segre analizza la situazione nel suo complesso, in maniera
più pacata. Guido Westerwelle, ministro degli esteri tedesco, firma su La Repubblica
un articolo in cui racconta come il suo paese sia arrivato ad astenersi
pur nella convinzione che “costituire uno Stato palestinese sia la
scelta giusta”. Sette
del Corriere della Sera presenta l’analisi di Aldo Grasso della
strategia di comunicazione di Hamas, che chiama Pallywood, dall’unione
di Palestina e Hollywood. Sempre sul fronte comunicazione è preoccupante
l’oscuramento di internet e di buona parte delle reti telefoniche in
Siria: un fatto senza precedenti.Lunedì a Roma nascerà il ponte Settimia Spizzichino, i dettagli sull’edizione romana di Repubblica http://www.moked.it/
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