sabato 26 gennaio 2013
Zeruya Shalev alla
rassegna "Libri Come" per presentare il suo nuovo romanzo
Quel che resta della vita, Feltrinelli editore
Auditorium Parco della Musica di Roma 10-15 marzo 2013
Tutto parte da un'anziana in un letto d'ospedale di Gerusalemme.
Hemda Horowitz giace inerte nel suo letto, circondata dai due figli a
cui ha dato un amore diseguale. Ripercorre i ricordi della propria
vita: il severo padre pioniere, la sua infanzia vissuta in kibbutz e
un difficile matrimonio con un marito sopravvissuto alla Shoah. Ma è
il rapporto dell'anziana madre con i due figli il vero cuore del
romanzo e si delinea fin dalle prime pagine: se con la figlia Dina ha
un legame faticoso e conflittuale, per il figlio Avner prova una
sorta di adorazione. Avner è un avvocato che combatte per i diritti
delle minoranze, un uomo pesante e angosciato, frustrato sul lavoro,
tormentato dalla propria inettitudine sentimentale. Dina cerca di
essere una madre opposta a quella che ha avuto. È sposata con un
fotografo schivo e di poche parole e ha messo da parte la propria
vita professionale per trasmettere tutto quell'amore materno, che a
sua volta non ha ricevuto, alla figlia adolescente Nizan. Ma quando
vede quest'ultima allontanarsi, Dina entra in crisi e viene
progressivamente posseduta da un imperioso desiderio di adottare un
bambino abbandonato, desiderio che incontra la netta opposizione
della famiglia e la costringe in un vicolo cieco che minaccia di
distruggere tutto ciò che in realtà desidera salvare, la sua
famiglia. Zeruya Shalev esplora la vecchiaia e le complesse dinamiche
del rapporto tra genitori e figli.
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L'angolo della lettura
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