giovedì 7 marzo 2013

Israele, arrivano le conigliette:Playboy esce anche in ebraico

Tel Aviv, 6 marzo 2013 - A 53 anni dalla nascita, Playboy parla anche nella lingua dei Patriarchi. La versione ebraica della rivista ha fatto ingresso oggi nelle edicole di Israele con un numero di 122 pagine che magnifica in copertina una maliziosa bellezza locale: la modella Natalie Dadon. Anche se una parte dei servizi hanno il fascino del successo scintillante ‘American Style’ (con ampi servizi su Steve Jobs e sulla vedette della pallacanestro Kobe Bryant) il prezzo di copertina è alla portata anche delle tasche più popolari in Israele: 30 shekel, l’equivalente di sei euro. La direttrice Neta Yakubovic Keidar ammette di essere caduta lei stessa dalle nuvole quando, sei mesi fa, le è stato proposto di preparare l’edizione israeliana di Playboy, in una zona dove occorre destreggiarsi fra meandri di sensibilita’ religiose e tradizionaliste. Sulla base dell’esperienza maturata in altri Paesi, e’ sicura che Playboy-Israele potra’ servire da rampa di lancio per giovani scrittori israeliani, cosi’ come e’ avvenuto in passato negli Stati Uniti. Lei dispone anche di un certo numero di collaboratori (‘I miei coniglietti sionisti’) incaricati di portarle materiale di prima mano su quanto puo’ intrigare un adulto israeliano: dalla politica alla moda, dallo sport alla ‘dolce vita’. La prima intervista e’ stata dedicata ad Avi Dichter - ex capo dello Shin Bet (sicurezza interna) - che ha discusso i fermenti nel mondo arabo.Ieri nella serata di presentazione è stato mostrato un filmato registrato dal fondatore di Playboy, Hugh Hefner, secondo cui la rivista e’ in sintonia con ‘’valori base’’ di Israele. Il giornale, ha promesso, tenterà di rafforzare ‘’la liberta’ di espressione, la liberta’ di scelta e la libertà di stampa’’. La questione principale, osservano gli esperti del ramo, e’ se in un Paese di sette milioni di abitanti (fra cui oltre un milione di ebrei ortodossi) esista un mercato tale da mantenere in vita una rivista del genere. L’editore Daniel Pomerantz è sicuro che le sue Conigliette sapranno intenerire un pubblico talvolta anche rude e di frontiera come quello israeliano.http://qn.quotidiano.net/

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